Le quattro piume [1] |
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Un film di Zoltan Korda.
Con C. Aubrey Smith, June Duprez, Ralph Richardson, John Clements, Allan Jeayes.
continua»
Titolo originale The Four Feathers.
Avventura,
durata 115 min.
- Gran Bretagna 1939.
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Uno il patto, uno il core, uno il gridodi mencioFeedback: 1113 | altri commenti e recensioni di mencio |
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martedì 15 agosto 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Le ragazze inglesi, ancora nel '14, distribuivano, per strada, piume bianche, simbolo di codardia, a quelli che non s'erano ancora arruolati per il grande macello che segnò il declino dell'Europa. Il protagonista del film riceve le quattro piume del titolo dai suoi migliori amici e dalla sua fidanzata, quando, nel 1896, si dimette dall'esercito per non partecipare alla guerra di riconquista del Sudan. - Se l'accusa di codardia non è fondata, chi l'ha lanciata merita solo disprezzo – dice un vecchio combattente di Balaclava, ma il protagonista, che pure non è un codardo, non accetta la sfida: - Non si può essere codardi e felici nel mio Paese -. Le Quattro Piume fu proiettato il giorno dopo la dichiarazione di guerra del '39 alla Germania da parte di un impero, quello inglese, impreparato, prossimo al crollo ed è uno dei molti films e romanzi che richiamarono sotto le armi, nel momento supremo, gli antichi valori tradizionali. Il film non nasconde quanta grettezza si annidasse in quei valori e come un falso amico se ne servisse per portar via al protagonista la ragazza e la reputazione, ma tutto viene servito allo spettatore con mano leggera sullo sfondo di coloratissime divise, di splendidi paesaggi in un ritmo d'azione che mai stanca. Le divise erano blu a quel tempo, ma Korda le volle rosse, "sparano" addirittura sullo schermo. Il dramma non può mai diventar tragedia nel lusso e nella signorilità delle feste e dei buoni sentimenti. Può solo far capolino nello sguardo smarrito di un adolescente, nello sconforto di un reduce che non ce la fa a farsi la barba da solo, nella timida osservazione di un medico egiziano colto e sensibile. Alla fine il protagonista avrà conquistato il primo posto al banchetto della vittoria e dell'amore (la convivialità è elemento costante del film) da cui resta escluso il rivale, mutilato e intimamente stroncato. Grande Ralph Richardson: bravo e antipatico come non mai.
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