Sette spose per sette fratelli |
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Un film di Stanley Donen.
Con Jane Powell, Howard Keel, Jeff Richards, Russ Tamblyn, Tommy Rall.
continua»
Titolo originale Seven Brides for Seven Brothers.
Commedia musicale,
durata 103 min.
- USA 1954.
MYMONETRO
Sette spose per sette fratelli
valutazione media:
4,68
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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musical straordinario, ancora oggidi elgatolocoFeedback: 257582 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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lunedì 26 dicembre 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Seven Brides for Seven Brothers"rimane nella storia del cinema e del musical, come il suo autore Stanley Donen. Bellezza delle canzoni, alcune delle quali memorabili, ma ancora di più puro spettacolo e capacità di usare la finzione("scene dipinte")facendo "giocare"(nel senso del "playing", del jouer, actuar, spielen, speel)sette più sette in numeri-performances, con balli eccelsi e memorabili cazzottate, ma anche con un procedimento pedagogico da parte della prima sposa, che riesce a"convertire"all'urbanità i restanti sei fratelli taglialegna, ma anche suo marito, facendo loro incontrare le promesse spose. Rimangono in mente i mesi freddi nel desolato biancore, in contrasto con la primavera, "rinascita vera", i contrasti caratteriali, la sfida della costruzione di un recinto con premio, pur se ostacolato da continui boicottaggi cui i fratelli(Ormai"civilizzati")vengono sottoposti e poi quanto segue al ratto delle ragazze di cui si sono innamorati ad una festa-poi future spose-, ispirato dal"ratto delle Sabine(che la prima sposa ha letto nelle"storie parallele"plutarcheee, unico libro in casa oltre alla Bibbia), comunque perpetrato dai fratelli, convinti dal maschilista di casa, il"capofamiglia"Adamo, il"pirmo sposo"; ancora una volta, con feroci contrasti con la dolce, ma forte e decisa sposa. L'ideologia maschilista permea peraltro questo sgtraordinario"sposalizio"tra cinema e musical e oggi risulta giustamente insopportabile ma diviene"accettabile"nel film se lo stesso viene storicizzato, inserito in un contesto(siamo nel 1954, prima di metà anni Cinquanta, dunque prima di ogni"rivoluzione sessuale", di ogni femminismo radicale, quando, per es.i matrimoni gay e altro erano assolutamente impensabili, neppure concepibili astrattamente, almeno a livello ufficiale...). Puro"gioco"delizioso, pur se appunto viziato da elementi ideologici come quelli accennati, ma, appunto, felicissimo incontro e"sintesi"tra film e musical, dove ricordo invece, dieci anni fa circa, una scadente versione teatrale italiana, anche per colpa di traduzione e altro. A livello di"elevatezza", apparentabile, nel senso del jeu, del play, al balletto tschaikovskyano dello"Schiaccianoci". El Gato
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