Tra(sgre)dire |
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Un film di Tinto Brass.
Con Francesca Nunzi, Yuliya Mayarchuk, Jarno Berardi, Max Parodi, Mauro Lorenz, Antonio Salines
Erotico,
durata 92 min.
- Italia 2000.
MYMONETRO
Tra(sgre)dire
valutazione media:
2,38
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Le ossessioni formali e la filosofia di Brassdi Paolo 67Feedback: 9827 | altri commenti e recensioni di Paolo 67 |
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martedì 29 novembre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Brass dirige un film "sulle bugie delle donne" ispirato al suo "il sedere è lo specchio dell'anima". Alla russa Yuliya Mayarchuk, scoperta dal regista mentre lavorava in una pizzeria a Napoli, si chiede di mostrarsi più che recitare, tanto che si può definire protagonista assoluto del film il suo sedere. La trama è un pretesto per ripetere il discorso brassiano sul sesso come dono giocoso della natura e del tradimento come rivitalizzante della coppia. Le donne veneziane, per lui, sono "campionesse della trasgressione". Ora che siamo abituati a quello che faceva scandalo, potremmo dirigere l'attenzione sui valori formali del film e dell'opera di Brass in generale, che forse meriterebbe una rivalutazione della critica ufficiale: questo film è un esercizio di stile, con spunti surreali e sprazzi di visionarietà onirica. La trasgressione come evasione è anche il film, che nonostante Brass intenda come una storia moderna rispecchia sentimenti nostalgici oltre che gli umori libertari del regista, come nelle riprese londinesi che ricordano i film pop-surrealisti brassiani della fine degli anni '60. Cameo dell'autore e inquadratura per Rossellini, ma il film rivela echi anche di altri maestri, dalla nouvelle vague ai giapponesi.
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