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Sono passati sei mesi dal massacro nell'ospedale dove lavoravano i dottori Herbert West(Jeffrey Combs) e Dan Cain(Bruce Abbot). I due sono ora tornati dopo alcuni mesi di volontariato durante una guerra in Perù e sono sempre convinti che sono vicini a rianimare normalmente i cadaveri di persone morte. Dopo che Dan perde una paziente a lui cara e mentre un ufficiale di polizia indaga su di loro, Herbert comincia a creare quello che tra qualche tempo sarebbe diventata la prima forma di vita da loro rianimata con successo. Ma accadono degli imprevisti. Cambio di regia: da Stuart Gordon le avventure di Herbert West passano dietro la regia dell'esperto Brian Yuzna che, in un certo senso, risulta migliore e più incisivo in effetti speciali e soluzioni di trama. La sceneggiatura non spiega come siano realmente andati i fatti alla fine del primo episodio(dove West sembrava fosse morto) ma si limita a riportare al pubblico i due protagonisti e dare loro una seconda chance per riportare in vita i morti. I temi di critica sociale sono i medesimi del primo Re-Animator ma quello che qui c'è di nuovo sono gli innovativi effetti speciali e una dose di comicità involontaria che giovano di molto al risultato finale del film. Come nel primo, il migliore è Jeffrey 'Herbert West' Combs ma i personaggi di contorno gli stanno all'altezza. Un secondo capitolo meglio riuscito, sempre gradito dal pubblico e più apprezzato anche dalla critica. Con un terzo sequel da noi inedito in Italia al cinema: Beyond Re-Animator sempre diretto da Brian Yuzna.
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