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E' una storia a cui, senza offesa, manca una regia che non si limiti ad avvalersi di un'eccellente Lena Olin edi un discutibile(Qui, secondo me)Gary Oldman.A parte che nella mezz'ora c'è pochissimo da salvare, Medak pretende di passare da dialoghi (A volte) futili a gente con la sigaretta in bocca, sprecando con scene che denotano la voglia di far spettacolo(Sono d'accoro con Morandini) una storia intrigante:la donnava uccisa o no, e quale potrebbe essre una soluzione alternativa?Meglio, a questo punto, "I padroni della notte" di Grey, che quantomeno costruisce una storia(Un pò discutibile, sicuramente) senza desiderio di stupire.
Quello che però mi piace è la voglia di costruire dei paradossi in tante stuazioni(IL poliziotto corrotto, la dark-lady contemporaneamente amante del protagonista e nostalgica della sua prima notte, l'"appuntamento"alla moglie dato due volte,il protagonista che uccide alla fine chi lo aveva incaricato di uccidere la donna in una scena decisamente ironica).Paradossale è anche il finale:l'uomo viene reintegrato nella polizia dopo avere ucciso la donna, con la motivazione che aveva salvato dei colleghi, e sceglie il "deserto" attendendo la moglie che amava veramente.
In questo secondo me "Bisogna" cercare i pregi di questo (Simpatico?)pasticcio, che sostanzialmente annoia di meno di quanto non pensassi all'inizio.
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