Il grande cineasta russo Andrej Tarkowskij è in Italia per cercare ispirazioni e location per il film che ha in mente di girare, Nostalghia. Sono i primi anni 80 e a fargli da guida c’è Tonino Guerra che è anche sceneggiatore del progetto. I giorni di visita in varie zone di Italia diventano occasione di riflessione e di conoscenza del pensiero del regista, che cerca la verità e la semplicità delle cose piuttosto che la bellezza da esposizione, dei bellissimi monumenti Italiani che Guerra lo porta a vedere.
Grazie ad una capacità narrativa basata su una minuziosa descrizione delle scene e un tempo dilatato, il film-documentario diventa un appassionante documento sul cinema e sulla vita in genere.
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Il grande cineasta russo Andrej Tarkowskij è in Italia per cercare ispirazioni e location per il film che ha in mente di girare, Nostalghia. Sono i primi anni 80 e a fargli da guida c’è Tonino Guerra che è anche sceneggiatore del progetto. I giorni di visita in varie zone di Italia diventano occasione di riflessione e di conoscenza del pensiero del regista, che cerca la verità e la semplicità delle cose piuttosto che la bellezza da esposizione, dei bellissimi monumenti Italiani che Guerra lo porta a vedere.
Grazie ad una capacità narrativa basata su una minuziosa descrizione delle scene e un tempo dilatato, il film-documentario diventa un appassionante documento sul cinema e sulla vita in genere. Una vera lezione che parte dal pensiero di Tarkowskij che invita a fare il cinema con profondo impegno e dedizione, e che gli argomenti che si trattano e il modo in cui vengono elaborati facciano parte della propria vita. Un concetto di rigore e impegno che si può estendere a tante cose
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