Film per ragazzi diretto e sceneggiato dallo statunitense James Ponsoldt, che si incentra nella descrizione dell’originale amicizia che si instaura tra un giovane in gamba, ma suo malgrado pieno di problemi, ed un uomo ormai alle soglie della vecchiaia, rimasto solo e sconfitto dalla vita.
Lo schema è in realtà molto utilizzato e collaudato in pellicole che, come questa, raccontano storie di formazione, ma la narrazione risulta alquanto strana, forse anche a causa di una sceneggiatura, scritta dallo stesso Ponsoldt, che sebbene non sia affatto malvagia, comunque resta troppo in superficie. Le singole tematiche non sono sviscerate adeguatamente, i passaggi della storia sono spiegati in modo approssimativo ed anche la descrizione dei personaggi lascia molto a desiderare: in particolare non sono per nulla approfondite le figure dei familiari del giovane protagonista (il padre e la sorellina), né quella della potenziale amante di quest’ultimo, la cui introduzione nella storia faceva immaginare uno sviluppo in chiave sentimentale che invece non avviene.
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Film per ragazzi diretto e sceneggiato dallo statunitense James Ponsoldt, che si incentra nella descrizione dell’originale amicizia che si instaura tra un giovane in gamba, ma suo malgrado pieno di problemi, ed un uomo ormai alle soglie della vecchiaia, rimasto solo e sconfitto dalla vita.
Lo schema è in realtà molto utilizzato e collaudato in pellicole che, come questa, raccontano storie di formazione, ma la narrazione risulta alquanto strana, forse anche a causa di una sceneggiatura, scritta dallo stesso Ponsoldt, che sebbene non sia affatto malvagia, comunque resta troppo in superficie. Le singole tematiche non sono sviscerate adeguatamente, i passaggi della storia sono spiegati in modo approssimativo ed anche la descrizione dei personaggi lascia molto a desiderare: in particolare non sono per nulla approfondite le figure dei familiari del giovane protagonista (il padre e la sorellina), né quella della potenziale amante di quest’ultimo, la cui introduzione nella storia faceva immaginare uno sviluppo in chiave sentimentale che invece non avviene.
Ponsoldt non si concede virtuosismi dietro la macchina da presa, limitandosi ad una direzione ordinata.
La forza del film è per lo più concentrata nella bella prova attoriale di Nick Nolte, che interpreta con talento e mestiere un ruolo a lui perfettamente congeniale. Si dimentica subito, invece, la prova dell’altro protagonista, il giovane Trevor Morgan.
Alcuni possibili sviluppi del film vengono tralasciati, così che la storia non si evolve più di tanto. Deludente la parte molto attesa del ritrovo studentesco.
I dialoghi davvero malriusciti hanno la loro parte nell’impedire al film di acquisire spessore.
Il finale pare forzato.
Si segnala nel cast la presenza di Timothy Hutton.
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