paolp78
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giovedì 11 aprile 2024
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bene personaggi e ambientazione, ma cala alla dist
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Classica commedia che banalizza situazioni tragiche, mettendole in scena in chiave umoristica e leggera. L'operazione riesce bene fino ad un certo punto, contando soprattutto sulla riuscita ambientazione nel competitivo e frenetico mondo del commercio della società moderna (di cui gli Stati Uniti degli anni '80 e '90 hanno probabilmente rappresentato uno dei massimi modelli), nonché sulla pregevole caratterizzazione dei vari personaggi della storia.
Nonostante questi punti di forza, la pellicola non riesce a decollare e, arrivata ad un certo punto, sembra quasi che abbia esaurito gli argomenti non avendo più molto da raccontare.
Il finale tutto sommato non è mal riuscito, anzi riesce a restituire un po' di verve alla pellicola, che stava perdendo vigore scena dopo scena.
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Classica commedia che banalizza situazioni tragiche, mettendole in scena in chiave umoristica e leggera. L'operazione riesce bene fino ad un certo punto, contando soprattutto sulla riuscita ambientazione nel competitivo e frenetico mondo del commercio della società moderna (di cui gli Stati Uniti degli anni '80 e '90 hanno probabilmente rappresentato uno dei massimi modelli), nonché sulla pregevole caratterizzazione dei vari personaggi della storia.
Nonostante questi punti di forza, la pellicola non riesce a decollare e, arrivata ad un certo punto, sembra quasi che abbia esaurito gli argomenti non avendo più molto da raccontare.
Il finale tutto sommato non è mal riuscito, anzi riesce a restituire un po' di verve alla pellicola, che stava perdendo vigore scena dopo scena.
La direzione del film è dell'australiano naturalizzato neozelandese, Roger Donaldson, regista molto eclettico che in carriera si è cimentato con diversi generi cinematografici. Il risultato è una regia priva di sbavature particolari, ma troppo ordinaria e priva di scatti d’ingegno.
Gli elementi più apprezzabili e geniali dell’opera sono introdotti da Robin Williams, che ricopre la parte del protagonista, offrendo un’interpretazione del personaggio molto godibile e azzeccata.
L’altro ruolo di spicco è affidato a Tim Robbins, che però finisce per essere surclassato da Williams che gli ruba la scena. Robbins si trova a essere relegato in una parte da comprimario dove tuttavia ben figura, come gli altri caratteristi che compongono il nutrito cast, tutti autori di buone performance. L’elenco comprende Pamela Reed, Annabella Sciorra, Fran Drescher e Lori Petty che si dividono tra ex mogli e amanti, reali e non, del protagonista: questa sovrabbondanza di signore legate sentimentalmente allo stesso uomo, crea situazioni comiche molto gustose. Tra gli altri attori si ricordano Zack Norman nella parte del milionario cornificato, e poi ancora di Paul Guilfoyle, Eddie Jones e Judith Hoag.
Buoni i dialoghi, divertenti le battute anche se talvolta scontate e ripetitive.
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