leonardo96
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venerdì 6 luglio 2012
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gli occhi di bette
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Il titolo originale è “Dark Victory”.
Ciò nonostante, gli occhi grandi di Bette Davis sembrano cacciare via le tenebre del male: in questo melodramma del 1939 la Davis, vera diva di Hollywood, capricciosa e determinata, ci offre l’interpretazione di una donna anch’essa capricciosa e determinata, malata di cancro, che si innamora del proprio dottore (George Brent, suo abituale compagno nei film degli anni ’30).
Il film conta soprattutto per il personaggio ricco di sfaccettature di Bette Davis (nominata all’Oscar ma battuta da un’altra grande regina, Vivien Leigh!), guidata sapientemente da Goulding in un film ben confezionato secondo gli schemi del melò, e sorretto dalle interpretazioni degli altri attori (tra cui un giovane e abbastanza convincente Humphrey Bogart).
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Il titolo originale è “Dark Victory”.
Ciò nonostante, gli occhi grandi di Bette Davis sembrano cacciare via le tenebre del male: in questo melodramma del 1939 la Davis, vera diva di Hollywood, capricciosa e determinata, ci offre l’interpretazione di una donna anch’essa capricciosa e determinata, malata di cancro, che si innamora del proprio dottore (George Brent, suo abituale compagno nei film degli anni ’30).
Il film conta soprattutto per il personaggio ricco di sfaccettature di Bette Davis (nominata all’Oscar ma battuta da un’altra grande regina, Vivien Leigh!), guidata sapientemente da Goulding in un film ben confezionato secondo gli schemi del melò, e sorretto dalle interpretazioni degli altri attori (tra cui un giovane e abbastanza convincente Humphrey Bogart).
Per gli amanti del genere, come non rimanerne incantati?
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luca scial�
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martedì 18 giugno 2013
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la triste storia di una fiamma che si spegne
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Judith Traherne è una benestante 23enne piena di vita. Soffre però da alcuni mesi di una terribile emicrania, ma nonostante ciò, non vuole farsi visitare da un medico nè rinunciare alla sua vita mondana. Un giorno però il suo medico di fiducia la fa visitare da uno specialista che le diagnostica un tumore al cervello. Nonostante la operi, il male l'ha ormai condannata a dieci mesi di vita. Ma ciò non le impedirà di essere la giovane piena di vita di sempre.
Da un romanzo di George Brewer. Una Bette Davis ormai lanciata in orbita tra le stelle di Hollywood interpreta magistralmente una benestante alla fine dei suoi giorni. La sua luce pone nell'ombra altri due grandi attori ancora acerbi: Ronald Regan e Humphry Bogart, comunque dignitosi interpreti dei ruoli assegnatigli.
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Judith Traherne è una benestante 23enne piena di vita. Soffre però da alcuni mesi di una terribile emicrania, ma nonostante ciò, non vuole farsi visitare da un medico nè rinunciare alla sua vita mondana. Un giorno però il suo medico di fiducia la fa visitare da uno specialista che le diagnostica un tumore al cervello. Nonostante la operi, il male l'ha ormai condannata a dieci mesi di vita. Ma ciò non le impedirà di essere la giovane piena di vita di sempre.
Da un romanzo di George Brewer. Una Bette Davis ormai lanciata in orbita tra le stelle di Hollywood interpreta magistralmente una benestante alla fine dei suoi giorni. La sua luce pone nell'ombra altri due grandi attori ancora acerbi: Ronald Regan e Humphry Bogart, comunque dignitosi interpreti dei ruoli assegnatigli. Tre nomination ma nessun Oscar. Peccato.
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