Sul triangolo regna l'equilibrio. Nonostante una Davis forse mai così esagitata - che recita con vistosa ed ampia gestualità,scatti ed impeti alternati a momenti di apparente sospensione - il personaggio più intrigante é quello del genio compositore (C.Rains) che ha plasmato la giovane e succube ammiratrice,soggiogata dal pigmalione e tardivamente consapevole del guaio in cui si é cacciata. Anche la figura dello spiantato pianista suscita interesse,convinto dei suoi principi morali ma manipolato senza difficoltà dall'abile Alexander Hollenius,il gigantesco C.Rains,appunto. Scenografie notevoli,con interni lussuosi ed eccentrici.
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Sul triangolo regna l'equilibrio. Nonostante una Davis forse mai così esagitata - che recita con vistosa ed ampia gestualità,scatti ed impeti alternati a momenti di apparente sospensione - il personaggio più intrigante é quello del genio compositore (C.Rains) che ha plasmato la giovane e succube ammiratrice,soggiogata dal pigmalione e tardivamente consapevole del guaio in cui si é cacciata. Anche la figura dello spiantato pianista suscita interesse,convinto dei suoi principi morali ma manipolato senza difficoltà dall'abile Alexander Hollenius,il gigantesco C.Rains,appunto. Scenografie notevoli,con interni lussuosi ed eccentrici. Da antologia dell'immaginario cinematografico la lunga sequenza del pre-finale in cui la nostra Bette caracolla armata di seduzione,pelliccia e rivoltella su per le scale sino allo scontro fatale col suo Vate. Nell'epilogo,se possibile,un saggio di bravura ancor più rimarcabile,dove l'incisività della recitazione é ottenuta per sottrazione:lo sguardo che Christine Radcliffe - B.Davis - rivolge all'amica quando ella le confessa quanto la ritenga una donna fortunata vale la visione di questo melodramma.
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