Film bellico di buona valenza storica; ricostruisce un’operazione militare realmente posta in essere dagli anglo-americani durante la Seconda Guerra Mondiale, avente come obiettivo quello di individuare e distruggere le basi tedesche in cui erano sviluppati nuovi armamenti micidiali.
La pellicola si avvale dell’ottima regia di Micheal Anderson, molto pregevole sul piano tecnico (si segnalano in particolare le scene dei bombardamenti di Londra e quelle dei tentativi di collaudare i razzi tedeschi) e abilissimo nelle scene d’azione, tutte girate in modo molto efficace.
La sceneggiatura si fa apprezzare per la meticolosità e per l’attenzione a proporre una storia quanto più possibile realistica, particolare che in un film di questo tempo è di primaria importanza.
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Film bellico di buona valenza storica; ricostruisce un’operazione militare realmente posta in essere dagli anglo-americani durante la Seconda Guerra Mondiale, avente come obiettivo quello di individuare e distruggere le basi tedesche in cui erano sviluppati nuovi armamenti micidiali.
La pellicola si avvale dell’ottima regia di Micheal Anderson, molto pregevole sul piano tecnico (si segnalano in particolare le scene dei bombardamenti di Londra e quelle dei tentativi di collaudare i razzi tedeschi) e abilissimo nelle scene d’azione, tutte girate in modo molto efficace.
La sceneggiatura si fa apprezzare per la meticolosità e per l’attenzione a proporre una storia quanto più possibile realistica, particolare che in un film di questo tempo è di primaria importanza.
La ricca produzione mette a disposizione mezzi cospicui ed un cast davvero di prim’ordine, tanto che ci si permette persino il lusso di utilizzare grandi attori come Trevor Howard e John Mills in parti di secondo piano, dove comunque i due vecchi leoni lasciano il segno.
Il protagonista è George Peppard, adatto alla parte ed autore di una prova molto convincente; accanto a Peppard in ruoli di rilievo troviamo Tom Courtenay, a mio avviso il migliore in scena grazie ad un’interpretazione molto espressiva che lascia il segno, ed il meno noto Jeremy Kamp che comunque se la cava bene in uno dei ruoli di maggior rilievo della sua carriera.
I ruoli femminili più in vista sono affidati all’ottima Lili Palmer e a Sophia Loren, che seppur resti in scena relativamente poco, solo nella parte centrale del film, è lo stesso il primo nome che appare nei titoli di testa, come se fosse la protagonista della pellicola.
L’ottimo e ricco cast è completato da Paul Henreid, Richard Johnson, molto presente in scena, Richard Todd, che invece vi rimane molto di meno, e dal bravissimo Anthony Quayle, un vero habitué dei film bellici, che però stavolta si trova insolitamente schierato dalla parte opposta rispetto all’esercito di Sua Maestà.
Il film nel complesso deve essere giudicato positivamente, ma l’operazione cinematografica ha il difetto di non riuscire ad appassionare più di tanto lo spettatore, che non si affeziona ai personaggi e resta abbastanza distaccato rispetto a quelle che sono le loro sorti.
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