alessandra verdino
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giovedì 27 agosto 2009
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l'innocenza della malizia
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"Malizia" di Salvatore Sampieri é stato un caso cinematografico negli anni '70 e '80.
Ha inaugurato la commedia sexy italiana e lanciato una splendida attrice: Laura Antonelli.
Come potrei definirla, nel ruolo di Angela?
Innocenza, virtù e, soprattutto, malizia.
Non c'é nulla di più malizioso dell'innocenza.
Il personaggio di Angela, la domestica tuttofare, che incanta il suo datore di lavoro ed i suoi figli é uno specchio dell'Italia di quegli anni.
Fondamentalmente puri e gioiosi.
E qui si parla, esplicitamente, di innocenza.
L'innocenza di una donna, vera nella sua fondamentale onestà.
L'innocenza, maliziosetta, dei ragazzi e della gioventù.
L'innocenza di un uomo che cerca una moglie che gli ridia un senso alla vita, alla famiglia, ad un sano modo di concepirla.
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"Malizia" di Salvatore Sampieri é stato un caso cinematografico negli anni '70 e '80.
Ha inaugurato la commedia sexy italiana e lanciato una splendida attrice: Laura Antonelli.
Come potrei definirla, nel ruolo di Angela?
Innocenza, virtù e, soprattutto, malizia.
Non c'é nulla di più malizioso dell'innocenza.
Il personaggio di Angela, la domestica tuttofare, che incanta il suo datore di lavoro ed i suoi figli é uno specchio dell'Italia di quegli anni.
Fondamentalmente puri e gioiosi.
E qui si parla, esplicitamente, di innocenza.
L'innocenza di una donna, vera nella sua fondamentale onestà.
L'innocenza, maliziosetta, dei ragazzi e della gioventù.
L'innocenza di un uomo che cerca una moglie che gli ridia un senso alla vita, alla famiglia, ad un sano modo di concepirla.
Con il personaggio di Angela, Laura Antonelli é entrata nella fantasia di tutti gli italiani, come la donna della porta accanto, vera, con pochi grilli nella testa, ma sensualissima.
Sensuale perché incarnava e tuttora incarna una parte dell'immaginario maschile: quello della donna geisha, pronta ai comandi, dolce e maliziosetta.
Che sa mostrare le calze con la riga mentre pulisce le finestre.
Che spolvera la casa pensando fantasie dolci, un pò peccaminose e alla portata di tutti.
Cosa c'é di più sexy ed erotico se non quello di essere, fondamentalmente, puri, con qualche desiderio non troppo nascosto?
Laura Antonelli. La capostipite di tutte le attrici sexy italiane.
Di una bellezza botticelliana, ma semplice e senza troppi fronzoli.
Una donna da amare.
In tutti i sensi.
Brava.
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gianleo67
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mercoledì 20 giugno 2012
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l'edipo re in quel di catania
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La procace cameriera di un commerciante di tessuti catanase di recente vedovanza, comincia con attrarre le attenzioni di tutti i 'masculi' di casa (compreso il genitore che vorrebbe impalmarla) e finisce con l'irretire l'adolescente e inquieto Ninuzzo iniziandolo al sesso ed all'età adulta. Considerata nell'immaginario cinematografico nostrano come l'antesignana illustre e popolare delle commedie scollacciate, è in realtà una intelligente e raffinata messa alla berlina dell'ipocrita perbenismo cattolico della piccola borghesia italica (non solo del Sud). Non appesantita dall'astruso ideologismo delle opere precedenti (pensiamo a Grazie Zia!) l'opera di Samperi brilla per il piglio leggero e ironico, ma non meno acuto, con cui rappresenta la stridente contraddizione tra il rispetto rituale delle convenzioni sociali (la pedante e barocca elaborazione del lutto, la ricerca di un consenso che venga tanto dalla Chiesa quanto dalla Famiglia, il superamento delle barriere sociali, etc.
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La procace cameriera di un commerciante di tessuti catanase di recente vedovanza, comincia con attrarre le attenzioni di tutti i 'masculi' di casa (compreso il genitore che vorrebbe impalmarla) e finisce con l'irretire l'adolescente e inquieto Ninuzzo iniziandolo al sesso ed all'età adulta. Considerata nell'immaginario cinematografico nostrano come l'antesignana illustre e popolare delle commedie scollacciate, è in realtà una intelligente e raffinata messa alla berlina dell'ipocrita perbenismo cattolico della piccola borghesia italica (non solo del Sud). Non appesantita dall'astruso ideologismo delle opere precedenti (pensiamo a Grazie Zia!) l'opera di Samperi brilla per il piglio leggero e ironico, ma non meno acuto, con cui rappresenta la stridente contraddizione tra il rispetto rituale delle convenzioni sociali (la pedante e barocca elaborazione del lutto, la ricerca di un consenso che venga tanto dalla Chiesa quanto dalla Famiglia, il superamento delle barriere sociali, etc.) e le dinamiche perverse che originano dalle inconfessabili pulsioni umane (non solo sessuali). E' su questo doppio binario che si sviluppa la divertente opera del regista veneto sempre attento nel celare sotto la superficie di quelle convenzioni sociali la pruriginosa trama del rapporto edipico. E' pur vero che lo fa ricorrendo ad una certa esagerazione caricaturale nella rappresentazione di figure femminili (la vedova allegra e vogliosa, l'esuberante sorella dell'amico, la finta sottomissione della provocante servetta) tutte intente nell'irretire la facile suscettibilità erotica dell'adolescente Ninuzzo, ma mantenendo il raro equilibrio di un registro di leggera ironia che non scade mai nella volgarità o nella farsa. Si riconosce all'autore una abile perizia tecnica nell'enfatizzare queste atmosfere di irridente perversione con una dosata propensione nell'uso dei piani ravvicinati e di dettaglio (la goccia sul labbro della maestra cui viene giocato il 'laido' scherzo del bicchiere d'acqua) in ciò coadiuvato dalla efficace fotografia del maestro Storaro e da una colonna sonora di ammiccante ossessività. Il menage erotico-sentimentale tra i due protagonisti viene progressivamente condotto al parossistico finale di una inevitabile iniziazione sessuale attraverso una brillante sequela finale di invenzioni narrative: la 'mano ricattatoria' di Ninuzzo che insiste tra le gambe della Antonelli durante la cena col prete; la scena delle palle e dei coriandoli di carta lanciati per dispetto nella stanza da riordinare; il consapevole e malizioso streap-tease osservato nascostamente dai due amici appostati ed infine la torcia elettrica usata come una dolce e perversa arma di tortura nella stanza oscurata dal temporale. Interpreti strepitosi (tra cui un grande Turi Ferro ed un bravo Pino Caruso) che parlano (cosa rara) con un credibile accento siculo ed il corpo giovane e splendido di una indimenticabile Laura Antonelli che si consacra come icona erotica nazional-popolare. Edipico.
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ralphscott
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venerdì 21 gennaio 2011
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autentico erotismo
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Gustosa commedia di costume,con forte componente erotica. Certo Samperi non é il Bolognini di "Un bellissimo novembre",ma certe parti sono cesellate deliziosamente ed affidate a fior fior di attori,come Turi Ferro e Angela Luce. Quest'ultima interpreta una felliniana Ines Corallo,macchietta indimenticabile. La Antonelli turbò molti spettatori,e non é difficile dar loro torto.
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aristoteles
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lunedì 25 luglio 2016
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favola erotica
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Sensazionale per l'epoca(stiamo parlando di più di 40 anni fa) quando sugli schermi non c'era assolutamente l'overdose moderna di donne seminude.
A parte questo l'ambientazione è meravigliosa,il ritmo perfetto e la storia appassionante,finale compreso.
Fantastici i dialoghi,i falsi sogni sulla madre volata in cielo ed i perfidi "dispettucci"
Quasi tutti noi maschietti avremmo voluto vestire i panni del mitico Ninuzzo adolescente alla scoperta della propria sessualità con una donna esperta e più matura.
La Antonelli oltre che bellissima ed eroticamente appetitosa sfoggia una interpretazione di altissimo livello.
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Sensazionale per l'epoca(stiamo parlando di più di 40 anni fa) quando sugli schermi non c'era assolutamente l'overdose moderna di donne seminude.
A parte questo l'ambientazione è meravigliosa,il ritmo perfetto e la storia appassionante,finale compreso.
Fantastici i dialoghi,i falsi sogni sulla madre volata in cielo ed i perfidi "dispettucci"
Quasi tutti noi maschietti avremmo voluto vestire i panni del mitico Ninuzzo adolescente alla scoperta della propria sessualità con una donna esperta e più matura.
La Antonelli oltre che bellissima ed eroticamente appetitosa sfoggia una interpretazione di altissimo livello.
Senza dubbio un Cult.
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