dandy
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mercoledì 10 febbraio 2021
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meglio re per una notte che buffone per sempre.
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Feroce commedia grottesca in anticipo sui tempi nel mostrare sia l'ossessione per il successo ad ogni costo del singolo alienato che l'adorazione fanatica per le celebrità ciniche nel loro potere di showman.E che infatti fece fiasco all'uscita(tant'è che il regista dovette rivolgersi a produttori indipendenti per poter girare il successivo "Fuori orario")per poi essere rivalutato come merita nel corso degli anni per l'ottimo duetto di attori.Un memorabile DeNiro,inarrestabile patetico con baffetti e un Jerry Lewis severo e sprezzante che sembra l'autoparodia sgradevole di se stesso(non a caso il suo personaggio ha il suo stesso nome).E anche per il sottintesto politico(le frecciate alle forze dell'ordine,pronte anche a sacrificare l'ostaggio per scongiurare eventuali manovere terroristiche)e sociale,dove la lotta di classe vede ancora una volta il povero non meno "colpevole" del ricco che invidia,e che in questo caso saprà fare il cinico calcolo per assicurarsi un futuro sfruttando la propria impresa folle attraverso la stessa fama mediatica della sua vittima(geniale l'idea di mostrare il pezzo comico di Rupert solo in diretta,nel finale).
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Feroce commedia grottesca in anticipo sui tempi nel mostrare sia l'ossessione per il successo ad ogni costo del singolo alienato che l'adorazione fanatica per le celebrità ciniche nel loro potere di showman.E che infatti fece fiasco all'uscita(tant'è che il regista dovette rivolgersi a produttori indipendenti per poter girare il successivo "Fuori orario")per poi essere rivalutato come merita nel corso degli anni per l'ottimo duetto di attori.Un memorabile DeNiro,inarrestabile patetico con baffetti e un Jerry Lewis severo e sprezzante che sembra l'autoparodia sgradevole di se stesso(non a caso il suo personaggio ha il suo stesso nome).E anche per il sottintesto politico(le frecciate alle forze dell'ordine,pronte anche a sacrificare l'ostaggio per scongiurare eventuali manovere terroristiche)e sociale,dove la lotta di classe vede ancora una volta il povero non meno "colpevole" del ricco che invidia,e che in questo caso saprà fare il cinico calcolo per assicurarsi un futuro sfruttando la propria impresa folle attraverso la stessa fama mediatica della sua vittima(geniale l'idea di mostrare il pezzo comico di Rupert solo in diretta,nel finale).anticipando anche la riflessione sulla fama guadagnata in tv grazie ai fatti di cronaca nera.Il lato ironico è sorprendentemente più inquietante che beffardo:si vedano gli spassosi momenti in cui Rupert immagina di dialogare con Jerry(ovviamente in adorazione nei suoi confronti) o la visita di prepotenza in casa di quest'ultimo(dove pare che DeNiro improvvisò sorprendendo Lewis),o anche la scena quasi da thriller in cui Jerry è solo e legato in balia della nevrotica Masha(interpretata dalla stand-up comedian Sandra Bernhard).Funzionale lo stile freddamente rigido e sobrio,dopo le sperimentazioni dei precedenti film dei Scorsese,che fa la consueta apparizione nel ruolo del regista televisivo.Mick Jones,Paul Simon e Joe Strummer sono i punk che sbeffeggiano Masha.A dispetto di quel che dicono,è più da questo film che "Joker" ha preso spunto,piuttosto che da "Taxi Driver".
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astotti98
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giovedì 12 marzo 2020
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il film più sottovalutato di scorsese
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Il binomio De Niro-Scorsese funziona sempre e questo film non fa eccezione: un dramma fortemente critico e cinico nei confronti dell'eccessivo bisogno di celebrità da parte di tutti, tema più che mai attuale al giorno d'oggi con l'avvento dei social; una necessità che le persone cercano di colmare in ogni modo, anche in quelli più eticamente sbagliati, come nel caso del nostro protagonista. Un film poco noto e sottovaluto nella filmografia di Scorsese ma da recuperare assolutamente perché sfiora il capolavoro, con un Robert De Niro magistrale
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cinecapolavori.com
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lunedì 21 agosto 2017
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l'ossessione e il fanatismo di un aspirante comico
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L’ossessione per la celebrità e il fanatismo rivelano la profonda ansietà dell’aspirante comico Rupert Pupkin il cui desiderio, evidentemente, non è solo quello di far ridere il pubblico, ma di avere un posto nel cuore della gente. Il disagio sociale di un alienato che cerca il suo riscatto nell’abbagliante e finto mondo televisivo, un piccolo gioiello di Scorsese che va rivalutato, fosse anche solo per il confronto fra i due grandi artisti.
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L’ossessione per la celebrità e il fanatismo rivelano la profonda ansietà dell’aspirante comico Rupert Pupkin il cui desiderio, evidentemente, non è solo quello di far ridere il pubblico, ma di avere un posto nel cuore della gente. Il disagio sociale di un alienato che cerca il suo riscatto nell’abbagliante e finto mondo televisivo, un piccolo gioiello di Scorsese che va rivalutato, fosse anche solo per il confronto fra i due grandi artisti. (www.cinecapolavori.com)
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williamd
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sabato 24 ottobre 2015
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sensazionale!
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Rupert Pupkin ha 34 anni e sogna ancora ardentemente di diventare un comico professionista, benché in realtà non abbia ancora dato alcuno spettacolo, neppure piccolo. Egli nutre per il famoso presentatore televisivo Jerry Langford un'ammirazione quasi morbosa e, quando ha finalmente l'occasione di parlargli faccia a faccia, cerca di convincerlo a farsi invitare come ospite nella sua popolare trasmissione. Langford, avvezzo alle improbabili richieste di gente comune, dice al bizzarro Rupert che ascolterà qualche suo nastro, tanto per placare la sua eccessiva esuberanza.
Purtroppo per Rupert le cose non vanno come egli spera, e più le sue aspettative peggiorano, più le fantasticherie che si fa nella testa sono grandi.
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Rupert Pupkin ha 34 anni e sogna ancora ardentemente di diventare un comico professionista, benché in realtà non abbia ancora dato alcuno spettacolo, neppure piccolo. Egli nutre per il famoso presentatore televisivo Jerry Langford un'ammirazione quasi morbosa e, quando ha finalmente l'occasione di parlargli faccia a faccia, cerca di convincerlo a farsi invitare come ospite nella sua popolare trasmissione. Langford, avvezzo alle improbabili richieste di gente comune, dice al bizzarro Rupert che ascolterà qualche suo nastro, tanto per placare la sua eccessiva esuberanza.
Purtroppo per Rupert le cose non vanno come egli spera, e più le sue aspettative peggiorano, più le fantasticherie che si fa nella testa sono grandi. Le sue illusioni però non sono soltanto astratte, hanno anche effetti reali, e Rupert si convince inconsciamente di essere stato invitato a casa di Langford per negoziare le clausole delle sua apparizioni in televisione, fatto assolutamente non vero. Soltanto l'evidente diniego di Langford che minaccia di chiamare la polizia riuscirà a portare Rupert con i piedi per terra, il quale si renderà finalmente conto di quale sia la realtà. Deciderà così di farsi aiutare dalla sua amica Marsha, anch'ella patologicamente attratta da Langford, ad attuare un impensabile piano che lo porterà a realizzare il suo sogno: Langford verrà rapito e tenuto in ostaggio, e sarà liberato solo nel caso in cui a Rupert Pupkin, che per l'occasione si farà chiamare “il Re”, venga concessa l'opportunità di salire sul palcoscenico ed esibirsi in teleschermo.
Quello che più piace del film – oltre alla magistrale ed irreprensibile regia di Martin Scorsese – è il personaggio megalomane di Rupert, magnificamente incarnato da Robert De Niro. Egli attua nel corso del film una radicale trasformazione: passa dall'incoscienza di un utopista, al realismo di un uomo disincantato. Egli adora smisuratamente Langford, ma lo rapisce in quanto diviene consapevole che questo sia l'unico modo per il suo personale successo. Rupert verrà poi quasi “felicemente” arrestato e condannato alla prigione dove trascorrerà quasi tre anni, uscendo poi da vera celebrità.
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williamd
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sabato 24 ottobre 2015
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sensazionale!
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Rupert Pupkin ha 34 anni e sogna ancora ardentemente di diventare un comico professionista, benché in realtà non abbia ancora dato alcuno spettacolo, neppure piccolo. Egli nutre per il famoso presentatore televisivo Jerry Langford un'ammirazione quasi morbosa e, quando ha finalmente l'occasione di parlargli faccia a faccia, cerca di convincerlo a farsi invitare come ospite nella sua popolare trasmissione. Langford, avvezzo alle improbabili richieste di gente comune, dice al bizzarro Rupert che ascolterà qualche suo nastro, tanto per placare la sua eccessiva esuberanza.
Purtroppo per Rupert le cose non vanno come egli spera, e più le sue aspettative peggiorano, più le fantasticherie che si fa nella testa sono grandi.
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Rupert Pupkin ha 34 anni e sogna ancora ardentemente di diventare un comico professionista, benché in realtà non abbia ancora dato alcuno spettacolo, neppure piccolo. Egli nutre per il famoso presentatore televisivo Jerry Langford un'ammirazione quasi morbosa e, quando ha finalmente l'occasione di parlargli faccia a faccia, cerca di convincerlo a farsi invitare come ospite nella sua popolare trasmissione. Langford, avvezzo alle improbabili richieste di gente comune, dice al bizzarro Rupert che ascolterà qualche suo nastro, tanto per placare la sua eccessiva esuberanza.
Purtroppo per Rupert le cose non vanno come egli spera, e più le sue aspettative peggiorano, più le fantasticherie che si fa nella testa sono grandi. Le sue illusioni però non sono soltanto astratte, hanno anche effetti reali, e Rupert si convince inconsciamente di essere stato invitato a casa di Langford per negoziare le clausole delle sua apparizioni in televisione, fatto assolutamente non vero. Soltanto l'evidente diniego di Langford che minaccia di chiamare la polizia riuscirà a portare Rupert con i piedi per terra, il quale si renderà finalmente conto di quale sia la realtà. Deciderà così di farsi aiutare dalla sua amica Marsha, anch'ella patologicamente attratta da Langford, ad attuare un impensabile piano che lo porterà a realizzare il suo sogno: Langford verrà rapito e tenuto in ostaggio, e sarà liberato solo nel caso in cui a Rupert Pupkin, che per l'occasione si farà chiamare “il Re” venga concessa l'opportunità di salire sul palcoscenico ed esibirsi in teleschermo.
Quello che più piace del film – oltre alla magistrale ed irreprensibile regia di Martin Scorsese – è il personaggio megalomane di Rupert, magnificamente incarnato da Robert De Niro. Egli attua nel corso del film una radicale trasformazione: passa dall'incoscienza di un utopista, al realismo di un uomo disincantato. Egli adora smisuratamente Langford, ma lo rapisce in quanto diviene consapevole che questo sia l'unico modo per il suo personale successo. Rupert verrà poi quasi “felicemente” arrestato e condannato alla prigione dove trascorrerà quasi tre anni, uscendo poi da vera celebrità.
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alexander tioz
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venerdì 9 ottobre 2015
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sottovalutata commedia nera tuttora attuale
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Rupert Pupkin ha una passione, un sogno, un'ossessione: essere uno stand-up comedian. Jerry Langford è un showman della tv comica americana, un Letterman o un Leno. Il destino del primo, che prepara da una vita il suo grande ingresso nel mondo della tv e della fama, deve necessariamente passare al vaglio del secondo per definitivamente decollare. Cosa succede però se la bravura comica è scarsissima ma la tenacia al limite della follia? Quanto è disposto a rischiare una persona convinta di valere qualcosa, pur di ottenere la sua tanto agognata possibilità? "What if you're right and they're wrong?"
Incredibile insuccesso di pubblico di Martin Scorsese, commedia nera irresistibile con un perfetto De Niro nel ruolo di un maniaco aspirante stand-up comedian e un ormai ingrassato Jerry Lewis ancora in grado di reggere la scena nella parte di un navigato comico televisivo.
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Rupert Pupkin ha una passione, un sogno, un'ossessione: essere uno stand-up comedian. Jerry Langford è un showman della tv comica americana, un Letterman o un Leno. Il destino del primo, che prepara da una vita il suo grande ingresso nel mondo della tv e della fama, deve necessariamente passare al vaglio del secondo per definitivamente decollare. Cosa succede però se la bravura comica è scarsissima ma la tenacia al limite della follia? Quanto è disposto a rischiare una persona convinta di valere qualcosa, pur di ottenere la sua tanto agognata possibilità? "What if you're right and they're wrong?"
Incredibile insuccesso di pubblico di Martin Scorsese, commedia nera irresistibile con un perfetto De Niro nel ruolo di un maniaco aspirante stand-up comedian e un ormai ingrassato Jerry Lewis ancora in grado di reggere la scena nella parte di un navigato comico televisivo. La pellicola sberleffa lo star system televisivo, con il suo inviolabile ordine stabilito, lanciando nel mezzo dell'immobilità la bomba a orologeria rappresentata dal giovane Pupkin, pronto addirittura a sequestrare il Re dei comici pur di ottenere quei 15 minuti di fama di warholiana memoria. Ennesima ma cattivissima parodia del sogno americano, che paradossalmente alla fine premia chi è disposto a tutto, pur non essendo capace. Con l'ultimo quarto d'ora da antologia, neanche il pubblico si salva dalla critica ed è rappresentato come un vorace divoratore di qualsiasi cosa la tv finisca col trasmettere.
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viskio
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martedì 24 febbraio 2015
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re per una notte o buffone per sempre?
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Rupert Pupkin (Robert De Niro) è un aspirante comico, accanito fan dello showman televisivo Jerry Langford (Jerry Lewis), il quale dopo un incontro con lui, comincia ad assillarlo nel tentativo di ottenere un provino, e la comparsa nel suo show televisivo.
Langford, uomo schivo e scontroso al di fuori delle telecamere, mattatore dello spettacolo televisivo "The King of Comedy", respinge ogni tentativo di avvicinamento da parte di Pupkin.
Dopo i numerosi rifiuti, Rupert Pupkin aiutato dalla sua amica Marsha, poco più che ventenne e follemente innamorata del divo, attua un piano: Sequestra Langford e ricatta la sua libertà in cambio di una notte da protagonista nello show televisivo dove Jerry Langford é la star.
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Rupert Pupkin (Robert De Niro) è un aspirante comico, accanito fan dello showman televisivo Jerry Langford (Jerry Lewis), il quale dopo un incontro con lui, comincia ad assillarlo nel tentativo di ottenere un provino, e la comparsa nel suo show televisivo.
Langford, uomo schivo e scontroso al di fuori delle telecamere, mattatore dello spettacolo televisivo "The King of Comedy", respinge ogni tentativo di avvicinamento da parte di Pupkin.
Dopo i numerosi rifiuti, Rupert Pupkin aiutato dalla sua amica Marsha, poco più che ventenne e follemente innamorata del divo, attua un piano: Sequestra Langford e ricatta la sua libertà in cambio di una notte da protagonista nello show televisivo dove Jerry Langford é la star.
I produttori cedono e, Rupert Pupkin appare in TV per fare il suo numero, sorvegliato dalla polizia e dall'FBI. Ma almeno quella sera il "king of comedy" è lui.
Intanto, Jerry riesce a liberarsi da Marsha e a fuggire di corsa verso gli studi televisivi, per poi assistere alla messa in onda del programma registrato.
Rupert, condannato a sei anni di reclusione, ne sconta solo due e mezzo per buona condotta: tornato in libertà si gode la conquistata celebrità.
"Re dei comici" soltanto "per una notte" ha tuttavia trovato la gloria: la sua biografia viene stampata e diffusa in tutta l'America.
Il film pone l’attenzione sull'assetato e ossessivo desiderio di arrivare al successo, rappresentato dalla televisione.
Il paradosso sta nel fatto che, per quanto esagerato, l'atto immorale che nel film Pupkin compie, proviene da una persona che si rivela capace di fare il comico, mentre oggi la maggior parte delle persone che passano dall'anonimato all’essere "re", sono persone qualunque che vogliono diventare qualcuno pur non sapendo fare nulla (vedi i Reality Show o partner di personaggi famosi), e nemmeno volendolo ad ogni costo come nel caso di Rupert Pupkin.
Una domanda posta da Pupkin durante il suo spazio nello show, "giustifica" il suo operato:
"Meglio essere re per una notte o buffone per sempre?"
La sceneggiatura originale e geniale fanno di Re per una notte uno dei film più sottovalutati di Martin Scorsese e della storia del cinema.
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onufrio
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giovedì 1 maggio 2014
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tutti vorrebbero avere 5 minuti di popolarità
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Rupert Pupkin è un comico nato, o almeno, lui afferma di essere così, il suo sogno è debuttare al Jerry Langford show, famoso spettacolo americano, e per fare ciò, riesce prima a parlare con Jerry Langford proponendogli una sua partecipazione allo show, ma passa inosservato, decide allora in compagnia della pazza amica follemente innamorata di Langford di rapinare lo showman e solo così potrà assicurarsi il suo debutto sul piccolo schermo, con le relative conseguenze, sia negative che positive. Scorsese esalta la paranoia della gente dello spettacolo, di quelli che ci credono, di quelli che vogliono sfondare in questo mondo, e cosa non si farebbe pur di non avere quei 5 minuti di popolarità? meglio Re per una notte che buffone per tutta la vita.
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newman 25
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venerdì 24 gennaio 2014
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"un insuccesso che fa onore a scorsese"
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Scorsese si serve di questa commedia satirica per demistificare, e allo stesso tempo demonizzare, le inarrestabili ma effimere ascese che da sempre accompagnano le persone all'interno del mondo della TV, ma anche dentro l'intero star system. Rupert Pupkin (Robert De Niro), misconosciuto comico, diviene il prototipo di chi aspira a diventare celebre in TV, arrivando persino a farsi stigmatizzare come "pregiudicato pericoloso". Il tutto accompagnato e subordinato dalla menzogna,dalla meschinità e dall'ipocrisia - elementi imprescindibili della maggior parte delle celebrità che sono riuscite a "primeggiare" e a non "soccombere" nell'oblio e nella reticenza - disprezzando quel pubblico che lo ha reso famoso.
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Scorsese si serve di questa commedia satirica per demistificare, e allo stesso tempo demonizzare, le inarrestabili ma effimere ascese che da sempre accompagnano le persone all'interno del mondo della TV, ma anche dentro l'intero star system. Rupert Pupkin (Robert De Niro), misconosciuto comico, diviene il prototipo di chi aspira a diventare celebre in TV, arrivando persino a farsi stigmatizzare come "pregiudicato pericoloso". Il tutto accompagnato e subordinato dalla menzogna,dalla meschinità e dall'ipocrisia - elementi imprescindibili della maggior parte delle celebrità che sono riuscite a "primeggiare" e a non "soccombere" nell'oblio e nella reticenza - disprezzando quel pubblico che lo ha reso famoso.
A differenza di "Quinto potere" - meglio conosciuto come NETWORK - di Sidney Lumet, dove l'autore - dopo una scoppiettante prima ora si perde nelle argomentazioni trascendendo il punto centrale dello script, Scorsese non tocca un apice come Lumet del primo tempo, ma riesce ad essere più cinico, più diretto e più incisivo ottenendo una critica sprezzante dritta come un fuso. Un film geniale come l'autore, il quale è riuscito a manifestare il proprio sentimento in uno scenario complicato, lasciando lo spettatore con un quesito apocalittico: "Meglio essere re per una notte o buffone per sempre?".
Film sottovalutato da gran parte della critica e letteralmente evitato dal pubblico.
Come afferma il Morandini: "un insuccesso che fa onore a Scorsese".
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break
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martedì 18 settembre 2012
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taxi driver fatto a commedia
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Film divertente e riflessivo allo stesso tempo. Robert De Niro dopo Taxi driver riveste i panni dello psicopatico a New York. Questa volta nella parte di un individuo completamente ossessionato dal mondo dello spettacolo, pronto a tutto per dieci minuti di gloria in un show televisivo. Tra i miei preferiti di Scorsese. Da non perdere
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