Pellicola che per atmosfere ed ambientazione può essere classificata come un noir, ma che per lunghi tratti segue una narrazione estrosa e leggera, propria della commedia, ricalcando in effetti lo stile di alcune celebri pellicole, su tutte “Signora per un giorno” del grande Frank Capra.
Rispetto al capolavoro del maestro italo-americano, questa pellicola segue una narrazione certamente molto meno briosa e non si presenta altrettanto estrosa e geniale, tanto che il paragone tra le due pellicole è improponibile; tuttavia gli elementi principali della trama rimandano al film di Capra, che certamente ha ispirato il grande sceneggiatore Ben Hecht, che qui veste inusitatamente anche i panni del regista.
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Pellicola che per atmosfere ed ambientazione può essere classificata come un noir, ma che per lunghi tratti segue una narrazione estrosa e leggera, propria della commedia, ricalcando in effetti lo stile di alcune celebri pellicole, su tutte “Signora per un giorno” del grande Frank Capra.
Rispetto al capolavoro del maestro italo-americano, questa pellicola segue una narrazione certamente molto meno briosa e non si presenta altrettanto estrosa e geniale, tanto che il paragone tra le due pellicole è improponibile; tuttavia gli elementi principali della trama rimandano al film di Capra, che certamente ha ispirato il grande sceneggiatore Ben Hecht, che qui veste inusitatamente anche i panni del regista.
Solo nel finale la pellicola abbandona lo stile leggero, per assumere toni decisamente più drammatici, capaci di creare un’ottima tensione che si fa ben apprezzare, riuscendo a restituire vigore alla parte conclusiva dell'opera.
Molto buono il soggetto di Ben Hecht da cui prende spunto la storia e che lo stesso autore riesce a sviluppare pregevolmente con una sceneggiatura che trova il suo unico punto debole nel personaggio della protagonista femminile, interpretato da Rita Hayworth, che in effetti appare poco definito e persino insipido.
La Hayworth ancora in via di piena affermazione, qui non convince appieno anche a causa di una recitazione troppo manierista e ingessata che tra l’altro non le permette di sviluppare la giusta alchimia con Douglas Fairbanks Jr a cui va il ruolo del protagonista maschile. L’aitante attore americano è invece in splendida forma ed appare molto convincente nella parte dell’uomo di mondo scaltro e malandrino; inoltre sul piano visivo devo dire che personalmente mi ha ricordato il David "lo sciccoso", del già citato capolavoro di Capra del 1933, ruolo che era interpretato da Warren William.
Nel cast c’è anche Thomas Mitchell che ben se la cava nella parte dell’ubriaco, sicuramente nelle sue corde (Mitchell peraltro aveva recitato in “Angeli con la pistola” sempre diretto da Frank Capra e remake appunto di “Signora per un giorno”).
Si ricorda infine, nell’ultima delle quattro parti di maggior rilievo, il meno noto attore canadese John Qualen.
Ottima la fotografia di Lee Garmes accreditato anche come co-regista al fianco di Hecht.
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