Nella stretta morsa del ragno

Nel castello di un lord,per scommessa,Franciosa cerca di passare una nottata tranquilla,nonostante lo stesso E.A.Poe (Kinski) lo metta sul chi vive. Dal 1833, la notte del 2 novembre gli spettri vagano nel maniero,avidi di sangue dei malcapitati ospiti. Il giornalista americano rivivrà l'origine dei tragici eventi,a partire dal tradimento coniugale della procace Mercier. La qualità della pellicola é superiore alla media del suo genere,ma alcune lungaggini ne indeboliscono la resa. Ottima la fotografia

Considerando l'anno di produzione, si può dire che è un film ottimamente riuscito, grazie all'originalità della storia e alla qualità della lavorazione cinematografica (successione delle scene e delle immagini). Se il regista avesse avuto gli strumenti tecnici di oggi (fantasmi troppo in carne per dare un effetto reale al tutto) e l'accortezza di curare alcuni particolari (congruità del testo e eccessiva faciloneria del protagonista per esempio) sarebbe stato un successone. Peccato che sia stato relegato a film di secondo piano. Nulla a che vedere con tanti odierni e banalissimi film horror di oggi!

Sono estremamente sorpreso, e al tempo stesso compiaciuto, dal fatto di trovare oltre al mio 3 altri commenti, abbinati a questo sconosciutissimo gioiellino risalente al 1971,...e che qui "maldestramente" avete invecchiato di 10 anni. La vicenda è ottimamente narrata,..e l'aggiunta della "saffica" presenza dà quel tocco di trasgressività che non "guasta". Comunque il regista del film che si fà chiamare "Anthony-M-Dawson", è in realtà il nostrano Antonio Margheriti,...autore di diverse pellicole "Trash" negli anni 60.

molto bello

Che cosa fa, di un film da non più di tre stelle, un "cult"? Rispondere è meno semplice di quanto non si creda: può trattarsi dell'apparire di un attore - di già ottima reputazione - che nella trama di questo film si limita a fare da spirito guida, estraneo a quanto accadrà al protagonista, oppure una qualità della fotografia così alta da apparire sprecata, ai burocratizzati occhi di un critico ufficiale... Quando lo vidi, molti anni fa, mi resi conto che certi ritmi, certe inquadrature, avevano anticipato di un bel po' la grande stagione del western italiano. Oppure, come ha sottolineato il recensore, la particolarità di quelle sequenze in cui la presenza di fantasmi così spudoratamente "carnosi" suscita angoscia, più che orrore: un'altra tendenza che il bravo regista ha anticipato con decenni di anticipo, si pensi a quanto invadente sia stato Freddy Cruger. [+]

Che cosa fa, di un film da non più di tre stelle, un "cult"? Rispondere è meno semplice di quanto non si creda: può trattarsi dell'apparire di un attore - di già ottima reputazione - che nella trama di questo film si limita a fare da spirito guida, estraneo a quanto accadrà al protagonista, oppure una qualità della fotografia così alta da apparire sprecata, ai burocratizzati occhi di un critico ufficiale... Quando lo vidi, molti anni fa, mi resi conto che certi ritmi, certe inquadrature, avevano anticipato di un bel po' la grande stagione del western italiano. Oppure, come ha sottolineato il recensore, la particolarità di quelle sequenze in cui la presenza di fantasmi così spudoratamente "carnosi" suscita angoscia, più che orrore: un'altra tendenza che il bravo regista ha anticipato con decenni di anticipo, si pensi a quanto invadente sia stato Freddy Cruger... Intorno al 1961 doveva essere davvero uno spasso andare al cinema, considerata l'importanza che aveva nella vita delle persone e un livello generale altissimo se lo paragoniamo a quello di oggi, che gli dèi ci perdonino. [-]

E' un ricordo di infanzia questo film che ancora oggi non riesco a dimenticare. Lui, il ragazzo che accetta di passare la noyye nella casa affronterà l'impossibile e riuscirà ad arrivare fino all'alba ma....nella vita ce ne è sempre uno, non finisce qui. Buona visione.