Better Man

Una scimmia riservata agli amatori

"Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò trasformato in un enorme insetto". Comincia così La metamorfosi di Franz Kafka. Invece Better man comincia con Robbie Williams trasformato in uno scimpanzé. Forse anche lui ha avuto sogni inquieti. Il regista Michael Gracey, nelle interviste, sostiene di avergli chiesto: "Se dovessi vedere te stesso come un animale, che animale sarebbe?". Il risultato è il film Better man , e menomale che Robbie non ha risposto "un rinoceronte", o "un lombrico": sarebbe stato più complicato. Il cantante giura di aver potuto raccontare la propria vita con sincerità, essendosi sempre sentito "meno evoluto" di tutti coloro che lo circondano. L'idea è anche una furbata: in questo modo Williams ha potuto farsi interpretare dall'attore Jonno Davies, al quale le fattezze da scimmia sono state sovrapposte digitalmente con il procedimento della motion capture (la stessa tecnologia grazie alla quale Andy Serkis è diventato Gollum nel Signore degli anelli ). Al Davies/scimmia è poi stata accoppiata la voce del cantante. Non si pone quindi la delicata questione della somiglianza, come successe a Val Kilmer per Jim Morrison in The Doors o a Taron Egerton per Elton John in Rocketman : Better man è né più né meno la vita di Robbie Williams, debitamente romanzata, e "dentro" il film nessuno si accorge di avere di fronte a sé uno scimpanzé che parla. Il tutto è talmente assurdo e brutto, anche visivamente e coreograficamente, da essere quasi inquietante e alla fine, compiuti i proverbiali 360 gradi, sinistramente affascinante. Solo per amatori, comunque: se neanche sapete chi diavolo sia Robbie Williams, dopo cinque minuti dareste fuoco al cinema.
Da La Repubblica, 2 gennaio 2025


di Alberto Crespi, 2 gennaio 2025