''Memory'' ci parla di chi non ricorda e di chi vuol dimenticare. Storia d''amore (im)possibile, drammatica e straziante, basata sulla fragilità dei ricordi e l''incertezza sulle ragioni dei due protagonisti – ottimamente interpretati dalla Chastain e da Sarsgaard. «Volevo girare un film sulle persone che si perdono nelle maglie della societaÌ€. La loro incapacitaÌ€, o riluttanza, a conformarsi alle aspettative eÌ€ spesso radicata in fatti che esistono soltanto nei loro ricordi. A volte è la marginalizzazione stessa a offrire una via di fuga dalle ombre del passato, una possibilità di costruire una vita nel presente».
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''Memory'' ci parla di chi non ricorda e di chi vuol dimenticare. Storia d''amore (im)possibile, drammatica e straziante, basata sulla fragilità dei ricordi e l''incertezza sulle ragioni dei due protagonisti – ottimamente interpretati dalla Chastain e da Sarsgaard. «Volevo girare un film sulle persone che si perdono nelle maglie della societaÌ€. La loro incapacitaÌ€, o riluttanza, a conformarsi alle aspettative eÌ€ spesso radicata in fatti che esistono soltanto nei loro ricordi. A volte è la marginalizzazione stessa a offrire una via di fuga dalle ombre del passato, una possibilità di costruire una vita nel presente». Sono le parole del regista, ma anche la giusta sintesi per esprimere il senso di questo introspettivo ed emozionante film. La solida e riflessiva sceneggiatura, ricca di sfumature psicologiche, svela un po'' alla volta memorie, traumi, consapevolezze e accettazioni. E l''eleganza visiva dell''opera si sposa a un''equilibrata emotività (la violenza, fisica o verbale, viene sempre ritratta da una certa distanza, ma l''intensità non viene mai a mancare). Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Peter Sarsgaard all''80° Mostra d''Arte Cinematografica di Venezia (ma molto meritevole era anche la Chastain). Interessante.
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