Matteo Marelli
Film TV
Frammenti di una cronologia della sfiga. Se storpiamo il titolo di un dei capolavori di Michael Haneke (71 frammenti di una cronologia del caso) è perché il film di Ana Katz ne ricalca la sintassi: tessere di realtà, briciole antinarrative prese dalla vita quotidiana, spesso insignificanti, che vanno a comporre un mosaico in cui a emergere è il nonsenso dell'esistenza. Se il regista austriaco attraverso questa frantumazione in segmenti programmatici è riuscito a dar forma a un racconto corale sulla banalità del male, Katz, concentrandosi invece su un solo personaggio, e scegliendo di tratteggiarlo per scampoli di vita, lo riduce a un burattino in preda a un torpore catatonico vittima di una reazione a catena di sfortunati eventi: Sebastián, dopo che i vicini si sono lamentati dell'abbaiare del suo cane costretto a restare per troppo tempo da solo, decide di portarlo con sé in ufficio, ma per questo perde il lavoro. [...]
di Matteo Marelli, articolo completo (1732 caratteri spazi inclusi) su Film TV 26 aprile 2022