Marx può aspettare

Troppo privato negli ultimi film di Bellocchio in modo diretto e indiretto e francamente questa  necessità di confessare questo suo dramma  devastante  non me lo spiego. Questo mettersi a nudo  rivelando una insensibilità  rara rispetto ai disagio del fratello sgomenta un po'.  Nella sua narrazione
 algida, distaccata non vedo sussulti di rimprovero rispetto a certi comportamenti riprovevoli: la mancata risposta alla lettera  con la quale Camillo gli chiede un lavoro nel cinema e nessun  desiderio di conoscere la compagna presunta fidanzata di  Camillo. Insomma  arido allora così come appare ancora oggi. Spero che girare questo film sia servito a lui per allevviare un dolore  perenne. Al pubblico  rimane il disagio di constatare  quanto  devastante può essere  l'inidfferenza verso chi ci sta vicino e di cui non ci rendiamo conto.