Nel filo nascosto dell'esistenza il tempo dilatato del cinema
di Cristina Piccino Il Manifesto
C'è sempre dell'acqua nelle immagini di Tsai Ming-liang, e ci sono frutta o vegetali, spazi vuoti, luoghi indistinti di folla o di natura, pesci rossi e volti in primo piano che si imprimono nell' inquadratura mentre l'obiettivo scava dentro alle loro emozioni, ai tumulti che possono balenare anche in un impercettibile tremolio della palpebra. E ci sono soprattutto solitudini che si stagliano in quei paesaggi di amori sospesi, forse mai dichiarati, ferite, tabù famigliari, allegrie dolorose, un'umanità dimenticata. [...]
di Cristina Piccino, articolo completo (5029 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 28 febbraio 2020