La vendetta di un uomo tranquillo |
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Un film di Raúl Arévalo.
Con Antonio de la Torre, Luis Callejo, Ruth Díaz, Alicia Rubio.
continua»
Titolo originale Tarde para la ira.
Thriller,
Ratings: Kids+13,
durata 92 min.
- Spagna 2016.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 30 marzo 2017.
MYMONETRO
La vendetta di un uomo tranquillo
valutazione media:
3,50
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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"Mi ami? Perché piangi, allora?"di FabioFeliFeedback: |
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venerdì 21 aprile 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La concitata scena iniziale è ripresa da una telecamera di sorveglianza di un negozio: i malviventi mascherati che stanno facendo una rapina picchiano selvaggiamente un uomo a terra, mentre martella le orecchie il frastuono dell’allarme dell’antifurto. I banditi scappano, ma la polizia blocca solo l’autista del colpo. Josè (Antonio de la Torre), un giovane sui 30 anni, veglia in ospedale un uomo anziano in stato comatoso. Cerro (Luis Callejo) riceve in carcere Ana (Ruth Diaz): è l’autista del colpo ed ha quasi scontato gli otto anni di carcere per concorso alla rapina. Josè cede all’insistenza del personale dell’ospedale che ritiene inutile la sua ininterrotta presenza al capezzale del congiunto ed accetta l’invito di un amico ad una festa; questi gli indica Ana: gli dice che è sua cognata e il suo uomo è in carcere da otto anni. E’ un palese invito a corteggiare la bella donna e Josè non si fa pregare; segue la donna e la raggiunge in un bar. Tra i due inizia una relazione che mette in crisi il rapporto tra Ana e Curro. Appena uscito dal carcere il bandito capisce subito che c’è qualcosa che non va. Chiede ad Ana se lo ama; alla risposta affermativa di lei domanda ancora: “Perché piangi, allora?” … La regia del film è di Raul Arévalo, coprotagonista nell’interessante La isla minima; la pellicola è stata presentata nei trailer come miglior film spagnolo dell’anno. Si tratta di un thriller di discreta fattura, ma chi ha accostato il film di Arévalo a quelli di Hitchcock, a nostro giudizio, ha esagerato. Il maestro del brivido creava una crescente tensione allineando ad alternando scene in parallelo che facevano presagire un esito catastrofico. Se proprio si cerca un riferimento cinematografico “nobile” di stampo hollywoodiano per il personaggio di Josè, lo si potrebbe accostare al Joey di History of violence di Cronenberg, ma anche in questo secondo caso la pellicola è di tutto altro livello e non c’è paragone tra la recitazione piuttosto monocorde di Antonio de la Torre e quella di Viggo Mortensen. Una diversa valutazione va fatta sugli altri attori; in particolare Callejo e Ruth Diaz sono molto più credibili e intensi del protagonista. La visione è comunque da consigliare agli amanti del genere.
Valutazione *** FabioFeli
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