fabio
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martedì 14 agosto 2018
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l'utopia possibile?
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Una simpatica famiglia compie un viaggio alternativo in italia: attraverso comunità di ogni genere scoprirà che un modo diverso di vivere è possibile.
Il documentario è ben fatto e merita di essere visto perchè ha del valore in se' e non solo come ausilio visivo al dibattito.
Tutto è presentato con naturalezza, anche i momenti di più forte impatto.
Non siamo di fronte ad un nuovo manifesto del '68 o similari ma, nella sua schietta umiltà, il messaggio farebbe sicuramente presa su molte persone.
Consigliato ai viaggiatori, ai curiosi, a chi sente il bisogno di scrollarsi di dosso un bel po' di pesi, di vincoli e costrizioni che la cd.
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Una simpatica famiglia compie un viaggio alternativo in italia: attraverso comunità di ogni genere scoprirà che un modo diverso di vivere è possibile.
Il documentario è ben fatto e merita di essere visto perchè ha del valore in se' e non solo come ausilio visivo al dibattito.
Tutto è presentato con naturalezza, anche i momenti di più forte impatto.
Non siamo di fronte ad un nuovo manifesto del '68 o similari ma, nella sua schietta umiltà, il messaggio farebbe sicuramente presa su molte persone.
Consigliato ai viaggiatori, ai curiosi, a chi sente il bisogno di scrollarsi di dosso un bel po' di pesi, di vincoli e costrizioni che la cd. società civile ci impone.
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flyanto
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lunedì 7 marzo 2016
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una nuova esistenza come prova
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"Unlearning" è il film documentario che il regista genovese Lucio Basadonne ha girato come testimonianza dei sei mesi che lui e la sua famiglia, composta dalla moglie insegnante e dalla loro bambina, hanno trascorso scegliendo di vivere in una maniera alternativa. Essi, infatti, hanno voluto fare una sorta di esperimento, vivendo per sei mesi, da Aprile ad Ottobre, lontani da casa ed andando in giro per l'Italia con il minimo indispensabile per ciò che riguarda il lato economico e la tecnologia contemporanea in generale che ormai fa parte dell'esistenza quotidiana di tutti gli individui. Decidendo così di dare in cambio la propria casa a turisti più o meno di passaggio, in modo tale da potersi continuare a pagare il mutuo, essi, attraverso l'autostop e donando la propria mano d' opera in qualsiasi mansione da svolgere alle varie persone che via via raggiungevano come meta, sono riusciti a ricorrere al denaro il meno possibile, o niente del tutto, e nel frattempo a venire a contatto con realtà del tutto nuove ed assai singolari.
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"Unlearning" è il film documentario che il regista genovese Lucio Basadonne ha girato come testimonianza dei sei mesi che lui e la sua famiglia, composta dalla moglie insegnante e dalla loro bambina, hanno trascorso scegliendo di vivere in una maniera alternativa. Essi, infatti, hanno voluto fare una sorta di esperimento, vivendo per sei mesi, da Aprile ad Ottobre, lontani da casa ed andando in giro per l'Italia con il minimo indispensabile per ciò che riguarda il lato economico e la tecnologia contemporanea in generale che ormai fa parte dell'esistenza quotidiana di tutti gli individui. Decidendo così di dare in cambio la propria casa a turisti più o meno di passaggio, in modo tale da potersi continuare a pagare il mutuo, essi, attraverso l'autostop e donando la propria mano d' opera in qualsiasi mansione da svolgere alle varie persone che via via raggiungevano come meta, sono riusciti a ricorrere al denaro il meno possibile, o niente del tutto, e nel frattempo a venire a contatto con realtà del tutto nuove ed assai singolari. Infatti, dalla Sicilia al Friuli Venezia-Giulia, la suddetta famigliola convive ed interagisce con altrettanti nuclei familiari che hanno scelto di vivere una tipologia di esistenza in cui si ricorre il meno possibile ai vari strumenti tecnologici , in cui si coltiva direttamente la terra ed i suoi prodotti e si dà ai propri figli un' istruzione diretta e lontana dagli schemi della scuola tradizionale. Terminata questa singolare esperienza, la famiglia protagonista ritorna nella propria casa a Genova ed alla propria esistenza quotidiana, alle proprie mansioni lavorative, e per ciò che concerne la bambina, agli insegnamenti scolastici tradizionali, sebbene in una scuola sperimentale.
Al di là di condividere o meno questo tipo di vita scelto per sei mesi dai tre protagonisti, ciò che Basadonne mostra al pubblico attraverso le più differenti realtà con cui vine a contatto, è soprattutto l'esperienza del tutto nuova acquisita, atta a verificare direttamente in prima persona quanto l'esistenza quotidiana degli esseri umani sia ormai e purtroppo diventata troppo condizionata e dipendente dalla tecnologia e dalle comodità in generale, togliendo all'uomo il gusto dell'avventura, del contatto diretto con la natura e le persone e soprattutto mettendolo alla prova su come destreggiarsi e cavarsela in ogni frangente.
Interessante come esperienza del "disimparare" il comfort ingenerale ma, giustamente, attuabile e concepibile solo per sei mesi....
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