Fango e Gloria - La Grande Guerra |
||||||||||||||
Un film di Leonardo Tiberi.
Con Eugenio Franceschini, Valentina Corti (II), Domenico Fortunato, Francesco Martino.
continua»
Drammatico,
durata 90 min.
- Italia 2014.
- Cinecittà Luce
uscita giovedì 16 ottobre 2014.
MYMONETRO
Fango e Gloria - La Grande Guerra
valutazione media:
2,86
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Molto fango e poca gloriadi slibedisFeedback: 251 | altri commenti e recensioni di slibedis |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 18 ottobre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film diviso in due, la parte documentaria bellissima, riusciti anche i dialoghi e i colori inseriti nei filmati d’epoca, che mostrano la guerra come era veramente nella sua crudezza e insensatezza e negli sguardi allucinati dei soldati. La parte relativa alla fiction è invece indecente, una sceneggiatura che un bambino di 6 anni avrebbe scritto meglio, recitata in maniera penosa, a tratti irritante, con una drammaticità tale che al confronto le recite parrocchiali possono elevarsi al pari delle tragedie shakespeariane. Una mancanza di rispetto e una presa in giro verso chi ha fatto veramente la guerra e le famiglie che hanno subìto lutti, che ne sono uscite rovinate. Il protagonista ostenta un ridicolo accento pseudoromagnolo (lo dico con cognizione di causa), sfoggiando un sorriso ebete e una perenne espressione serena totalmente irrealistica, visti gli anni trascorsi in trincea. I dialoghi tra i vari personaggi risultano patetici, sembrano usciti da una brutta fiction rai. Il film dà il peggio di sé nel finale, quando il tenente ormai morto continua a narrare la storia parlando dall’aldilà, come se la morte fosse un piccolo incidente senza importanza di fronte all’eternità. Quando il treno che trasporta il suo cadavere passa davanti alla morosa, asserisce che è tornato davanti a lei per onorare la promessa fattale, mente viene portato nella tomba, glorificato durante le celebrazioni del milite ignoto, dice che forse troverà la pace. La conclusione cerca a tutti i costi di dare un senso a questa morte senza senso, come a quella di milioni di altri soldati, in realtà morti inutilmente e senza possibilità di commentare il loro funerale. Nessuna critica, nemmeno velata verso la classe dirigente che mandava a morte migliaia di ragazzi, trattati come carne da macello. Generali che preventivavano gli assalti all’altro fronte in base a quanti soldati le mitragliatrici austriache potevano uccidere prima che arrivassero alla trincea. Viene invece sottolineato come il più grande esercito dell’epoca, quello austriaco, fosse stato sconfitto da quello italiano, come fosse un film di propaganda. Come nipote di un combattente morto nelle guerre d’Isonzo mi vergogno di come sia stato possibile un simile scempio nei confronti di chi ha subìto la guerra e biasimo chi ha avuto la faccia tosta di speculare ulteriormente su questa tragedia.
[+] lascia un commento a slibedis »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di slibedis:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
|
Globi d'oro (1) Articoli & News |
Link esterni
|