Il Grande Match

Ciao. Amarcord dei cazzotti che furono, strizza l'occhio (oppure l'ammacca ndr.) alla nostalgìa ammanta di botox e polimeri che i vetusti protagonisti già profondono con la loro presenza in scena. Escludendo profonde riflessioni umane appare gradevole l'incipit narrativo, sulle rispettive storie di partenza dei personaggi, al quale s'aggiungono un ottimo Alan Arkin (qui in "assetto ossidato" ma il più ironico, intonato nel ruolo e nella recitazione) e Kim Basinger (un ruolo da poco o nulla giusto per giustificare la rugginosa rivalità dei contenders); discreti i comprimari e poco oltre. Non casuale la scelta di Peter Segal (regìa) avezzo ai temi del commediale/soft/grottesco il quale mantiene un discreto ritmo narrativo, ad onta delle ingessate (specialmente sul ring...) movenze di Sly e De Niro. La sceneggiatura si permette anche di proporre qualche allegorìa nei dialoghi ed in alcune gags ma sostanzialmente restando ben abbottonata agli "omaggi storici" riferiti ai due personaggi principali. In definitiva, un film che non prevede sorprese di sorta, chiaramente indirizzato agli "aficionados" del duo in calzoncini e guantoni; non certo memorabile ma qualche sorriso si può spendere per un discreto passatempo complessivo. Saluti e buona visione