Big Bad Wolves |
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Un film di Aharon Keshales, Navot Papushado.
Con Guy Adler, Lior Ashkenazi, Dvir Benedek, Gur Bentwich.
continua»
Thriller,
durata 110 min.
- Israele 2013.
- Movies Inspired
MYMONETRO
Big Bad Wolves
valutazione media:
3,61
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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RACCAPRICCIANTEdi Luigi ChiericoFeedback: 36971 | altri commenti e recensioni di Luigi Chierico |
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martedì 8 dicembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film tanto terribilmente violento e crudele, quanto interessante. L’inaudita crudeltà non conosce limiti e soste,anzi è un crescendo sconvolgente. Si resta sbigottiti, increduli dinanzi alla violenza su un uomo inerme. Un film con tali ingredienti non può definirsi bello, tuttavia ben realizzato, in un ambiente nuovo per il cinema che ci ha abituato a vedere paesaggi d’incanto, rimanendo nel genere horror, merita l’ottimo. Il film vuol mettere in risalto soltanto la cattiveria umana, senza un briciolo di pietà per nessuno. Homo homini lupus. Sparisce una bambina, si presume che possa essere stato il suo insegnante di religione, fermato ed interrogato si dichiara all’oscuro di tutto. Un orrendo delitto verrà scoperto, la bambina è stata violentata e poi orribilmente sfigurata. Un’ immagine terribile che scuote ogni spettatore che grida in cuor suo, come tutti concittadini della vittima, giustizia,vendetta. Non c’è quindi da meravigliarsi se il seguito offrirà scene sempre più forti, terrificanti,strazianti,cariche di un odio alla ricerca della verità. Il convincimento della colpevolezza, senza che nel film ne sia data una fondata ragione, coinvolge i protagonisti della vicenda lasciando nel dubbio molti spettatori,che diventano colpevolisti o innocentisti. Succede sempre nella realtà di tanti attuali delitti avvolti nel mistero e nel dubbio. Il film prodotto in Israele,travagliato da decenni da lotte interne, invasioni, attentati e stragi reca nel film tutta la rabbia contro il nemico di sempre. Al silenzio segue il sangue,tanto sangue,e al sangue il silenzio,non le urla di dolore. Il pubblico attende pazientemente,prende posizione tra il pro ed il contro. Il finale è agghiacciante, qualcuno uscendo con i brividi addosso continua ad interrogarsi, chi come e perché. Un plauso ai bravi registi che hanno avuto il coraggio di portare in sala un film del genere,buona la fotografia di Giora Bejach, validi Tzahi Grad e Doval'e Glickman nelle parti del padre e del nonno della vittima,Rotem Keina,Dror insegnante di religione,Lior Ashkenazi nella parte di Miki. Quel che vediamo fare ad un possibile pedofilo ed omicida è quel che tanti vorremmo che fosse fatto contro i reali colpevoli, coloro che si sono macchiati di simili orribili delitti, peccato che non sia così. Questo spiega l’enorme raccolta di premi e consensi. Ottimo.chibar22@libero.it
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