La leggenda di Kaspar Hauser |
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Un film di Davide Manuli.
Con Vincent Gallo, Silvia Calderoni, Elisa Sednaoui, Fabrizio Gifuni, Marco Lampis.
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Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 95 min.
- Italia 2012.
- Mediaplex Italia
uscita giovedì 13 giugno 2013.
MYMONETRO
La leggenda di Kaspar Hauser
valutazione media:
2,75
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La leggenda di Kaspar Hauser: Ufo, sciamano, DJdi FabioFeliFeedback: 25659 | altri commenti e recensioni di FabioFeli |
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giovedì 20 giugno 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La leggenda di Kaspar Hauser di Davide Manuli Comincia con tre ufo sfreccianti nel cielo e finisce con gli stessi Ufo il bizzarro film di Manuli. Anche Kaspar Hauser (l’androgina Silvia Calderoni, una specie di David Bowie nel memorabile L’uomo che cadde sulla terra) è a suo modo un oggetto in attesa di identificazione del tutto diverso da quello (famoso, apprezzato ed apprezzabile) di Werner Herzog. Arriva con addosso una tuta Adidas su una spiaggia della Sardegna. Ha il nome scritto sul torace e questo nome ripete ossessivo come fosse l’incipit di un rap. Lo raccoglie lo sceriffo/pusher (Vincent Gallo, bravissimo con il suo americano con smaccato accento texano, misto all’italiano). Lo riempie di premure e di elementari lezioni con lo scopo di sfruttare con la complicità del fratello (sempre Gallo) e della “Granduchessa” (Claudia Gerini) quella specie di pupazzo di cera, modellabile a piacimento, che sembra non avere cognizioni né passato. Il prete (Fabrizio Gifuni, che parla un comico e sguaiato dialetto pugliese) sembra interessarsi al ragazzo, ma vuole smantellarne l’aura di oracolo che lo riveste: in effetti Kaspar Hauser di doti ne deve avere, anche se l’epilessia che lo affligge pare destinarlo al massimo ad un ruolo di sciamano. E diventerà proprio un Dj di successo. In fondo un Dj che cosa è se non uno sciamano? Un ottimo bianco e nero veste personaggi e luoghi delle splendida isola con impeccabile rigore, spostandosi da Oristano a San Vero Milis e alle spiagge deserte con torri di avvistamento diroccate. La ossessiva musica techno di Vitalic viene sparata a tutto volume; coinvolge, emoziona ed assume un ruolo di vero personaggio della storia. La prova di Gallo nobilita il film, sfoderando anche gli stilemi del grande cinema western americano, con le sfide e i duelli alla Ok corral. Accanto alla Calderoni spiccano anche la Gerini e il bravo Gifuni, ormai figura fissa in molto buon cinema italiano. Il linguaggio filmico privilegia i piani sequenza, sempre appropriati e mai ridondanti. Anche le scelte espressive dei dialetti spingono il film nell’area della originale diversità. Un’ottima prova di Manuli, sulla scia di Beket, purtroppo non visto perché a suo tempo poco distribuito.
Valutazione *** 1/2
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