Leafie - La storia di un amore |
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Un film di Oh Seongyun.
Animazione,
durata 93 min.
- Corea del sud 2011.
- Mediterranea
uscita venerdì 20 aprile 2012.
MYMONETRO
Leafie - La storia di un amore
valutazione media:
3,17
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il donodi Bartleby CorinzioFeedback: 2580 | altri commenti e recensioni di Bartleby Corinzio |
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lunedì 6 agosto 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nelle traduzioni molte cose si perdono, io mi perdo, egli si perde. Metti ad esempio la ricchezza semantica del tedesco o la prestanza epistemologia del francese. Il francese, un francese tipo Jean-Luc Marion. "Jean-Luc" come nome sa molto di francese, figurarsi come "dato". Marion ha scritto un simpatico e aderente librozzo intitolato Etant donné, tradotto -più o meno- in italiano come Dato che. Il tema portante è la donazione, il dono. Mi è proprio venuto in mente Marion guardando quest'opera prima di Seong-yun Oh. La storia, d'animazione, di una gallina che sfugge alla batteria di uova, alla alienazione (in forma diegetica cartoonesca). Leafie è una gallina che si ritrova ad essere madre di un futuro germano reale che poco ha a che fare con l'ambiente gallinesco. Ora, si sa bene quanto ottimo sappia essere il cinema coreano e a maggior ragione o comunque in aggregazione si aggiunge ora il cinema di animazione. Un film ove perpetuo, sulfureo, aleggia - è il caso di dire - un respiro atroce, inevitabile: la resa del vivere al morire. Temi non proprio da serata di festa coi nostri bimbi al cinema gonfiandosi lo stomaco con hamburger capitalistici e schifezze varie. Ma se i vostri bimbi conservano ancora quel potere esistenziale unico che ne fa imperituri umani allora sapranno certamente vivere senza traumi questo sublime film d'animazione. Ingloberanno la coscienza intima ulteriore che ogni singolare è plurale, che ogni esistere è un progetto comunitario non per questo alienante, che la passione dell'essere è la passione anche dell'altro da noi, in altre è più essenziali parole: ontologia relazionale. E cosa sa riassumere, scolpire, partecipare di questo se non il rapporto materno? Un amore incondizionato, cieco alle pareti, sacrificale per vocazione. Un'affettività che precede qualsiasi dato e che abbraccia già nelle prime forme la pluralità. "Tu sei più importante di me, mi precedi costruendomi". A volere fare i tedeschi si potrebbe ben donde dire ENTWURF, l'andare oltre del soggetto. E il soggetto materno va oltre l'oltre. L'animazione coloratissima e gradevole e il sorriso onnipresente rendono indubbiamente fruibili i temi narrati. Un tutto che esplode in un finale che lascia... Non so... Estasiati, impauriti, da pelle d'oca o da pelle di gallina.
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