Il principe del deserto |
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Un film di Jean-Jacques Annaud.
Con Tahar Rahim, Antonio Banderas, Mark Strong, Freida Pinto, Riz Ahmed.
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Titolo originale Black Gold.
Drammatico,
durata 130 min.
- Francia, Italia 2011.
- Eagle Pictures
uscita venerdì 23 dicembre 2011.
MYMONETRO
Il principe del deserto
valutazione media:
2,28
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il principe del desertodi RaqqasaFeedback: 3 |
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lunedì 2 gennaio 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ciao a tutti, sono appena tornata dal cinema e la prima cosa che ho fatto, è stata quella di iscrivermi a questo forum per dire la mia, in relazione ad un articolo che ho letto su questo sito. Da premettere che ho letto l'articolo prima di andare a vedere il film. Sinceramente sono stata un pò demotivata pensando che sarebbe stato l'ennesimo film ambientato in Medio Oriente con scarsi risultati...Per fortuna ho deciso di andare a vederlo comunque, per vedere con i miei occhi la qualità di questo film. Essendo appassionata di cultura, tradizioni, religione, danza, lingua e letteratura di questi Paesi, devo dire che questo film è riuscito a trasmettere molto. Si parla nell'articolo di tenute sceniche e sguardi incupiti...bhè io loderei chi ha provveduto alla creazione e alla realizzazione di quei costumi e loderei anche l'iterpretazione di Banderas! Nessun attore secondo me poteva essere il più adatto. Si parla inoltre di un film intimamente vecchio con storie d'amore di principi arabi già visti e rivisti, scusatemi ma non credo che ci sia una lista infinita su questa tipologia di film a differenza di quelli d'azione o commedie "natalizie". Questi sì che sono visti e rivisti! Concludo scrivendo che secondo me non si tratta affatto di un film "qualunque" anzi,è stato l'esatto contrario. Questo film, a differenza di molti altri, ha saputo stabilire un equilibrio perfetto tra molteplici fattori: l'amore (una storia d'amore presente sì,ma al punto giusto), il ritorno alle proprie radici (nonostate sia stato cresciuto come un figlio, Auda torna tra il suo popolo e da suo padre), l'importanza della parola del Corano per i musulmani (viene spesso nominato, in alcune scene le decisioni sono state prese in base a ciò che il Corano recita, questo sottolinea il Corano come elemento fondamentale nella vita quotidiana dei musulmani, molte scene fanno riferimento a usanze religiose importantissime (come per esempio l'atto della purificazione che avviene lavandosi con l'acqua o in assenza di essa con la sabbia,direi che tra le tanti grattacapi il regista è stato attento anche ai particolari) , gli usi e le tradizioni di questa cultura (l'harem e la condizione della donna),il potere del petrolio e potrei continuare all'infinito! Quindi, a mio giudizio, credo proprio che tra tutti i film ambientati in Medio Oriente,questo film sia stato uno dei migliori!! :)
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