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"Yogi Bear"(2010, Eric Brevig), tratto ovviamente dai fortunati cartoons filmati di Hanna e Barbera(mito per varie generazionI)è diventato un film, di attori/attrici e di figure(anche Yogi e Bubu lo sono o meglio sono tali grazie alla computer-graphic)senza che ci sia uno stravolgiemnto del senso della cosa, ossia valorizzazione della natura(il parco di Jellystone, ispirato da quello Jellowstone, che contiene molte specie di piante e animali, e , in questo film vi si scopre anche una preziosa e rarissima tartaruga.rana...), l'immaginazione e la creatività bibché il senso di libertà che alla libertà natruale sono fatalmente connesse. Il parco, Ygi e le stramplate avventure, spesso abbastanza disastrose, rimangono in pieno, anzi si inseriscono in una storia, ovviamente, dovendo riempire un film: il sindaco con l'ambizione sfrenata di voler diventare governor , vuol chiudere il parco, supportato dal"leccapiedi"ma anche(ogni organizzazione ha una quasi quinta colonnna)da un vice del ranger Smith che, volendo fare carriera, cede quasi alla dolce tentazione del tradimento, salvo poi ravvedersi. Dqune alleanza , anche strategica tra Yogi e Bubu da una parte e il vero ranger, Smith(come dire Mario Rossi, ossia un nome frequentissimo nel mondo angloamericano), suo storico-atacivoco avversario, salvo poi voler punire l'orso giocherellone, pasticcione ma ssimpaticissimo che ruba i cestin da pci.-nic ai turisti. E stavolta Smith la fa grossa: si innamora di una documentarista, solida e robusta nonché"belloccia"... Avventure divertenti, piacevoli sorrisi guardando il film che, certo non è un pozzo di scienza, non è una sublime esperienza del pesniero e dello spirito, ma il diverrimento, appunto, è assicurato in ogni modo. Interpreti Tom Cavanasg(Smith), Anna Faris, la sua"Dulcinea", T.J, Miller, il viceranger aspirante ranger con tendenze(sopite, poi, però)traditrici, Andrew Daly, il sindaco che non diverrà mai governor, nonostante i suoi disperati sfroti("A me interessa solo il potere"gli scappa detto e a una conferenza stampa viene diffusa questa"voce dal sen fuggita")e soprattutto inutile dirlo, Yogi e Bubu, che forse stanno meglio con Hanna e Barbera, ma insomma... Un number Two , penso, sarebbe pletorico e neppure troppo desiderbaile ma non si sa mai... Solo nei film come questo, comunque, il cattivo polticante viene"fermato", l'equilibrio ecologico non vinee distrutto dalla speculazione... Peccato. El Gato
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