Il bacio che aspettavo

un insieme di emozioni diverse per generazioni, un ragazzo uomo che scopre di dover camminare ancora tanto, di dover ancora realmente crescere.. inizia con le lacrime di chi pensa d'aver perduto l'amore della propria vita, e chissà magari poteva esserlo, ma cosi non è stato.. apprenderà poco dopo come spesso si idealizzi coloro che abbiamo davanti come coloro che creiamo nelle nostre fantasie, e cosi anche l'amore riesce a tingersi di immaterialità nella sua sfera percettiva astratta.... ... ogni giorno è degno d'essere vissuto e per imparare ciò nulla è meglio, concedetemi il termine, dell'affrontare la morte, di ritrovarsi di sorpresa davanti a qualcuno che ami e che ritieni inconsapevolmente eterno privo della naturale capacità di respirare. e serve che qualcuno ti ricordi come mentre c'è chi sta per morire per vecchiaia o salute, tu sei giovane e pieno di vita, con ancora la capacità e la forza di affrontare i problemi che la vita ti riserva.... in questa storia scopri come i segreti siano qualcosa di meramente illusorio di cui tanti sanno e pochissimi parlano e sono segreti perchè tutti pensano di esserne gli unici custodi, sono veleni perchè come custodi di simili veleni ci si consuma dentro, ci si priva della capacità di vivere con chi riteniamo possa soffrire più di noi sapendo certe verità.. il film in se è molto semplice.. segue una linea dritta con sbalzi in avanti che non ci concedono dettagli macchinosi e smorzatori di atmosfera.. tutto scorre come diceva un gran filosofo greco.. panta rei.. ed è quello che sembra dire questo film con i suoi splendidi personaggi.. la vita ha u suo cammino di cui noi facciamo parte, alle volte ci perdiamo nelle maschere che creiamo, nelle esagerate realtà di cui siam parte, ed è la vita, l'amica il cui compito è quello di spingerci su di un nuovo cammino o di riprendere quello perso... Carter è quello che noi sempre meno riusciamo ad essere dei buoni ascoltatori troppo indaffarati a voler essere ascoltati... e sarah è quel incredibile bisogno di realizzare la nostra vita in una pubblicità della barilla che non abbia mai fine, Lucy è l'incapacità di comprendere come sia più importante dare ascolto a quello che abbiamo dentro piuttosto che a quello che alla società ed al suo modo di etichettarci ci impone, paige è la dimostrazione di come non vi sia età per la presa di coscienza di avvenimenti importanti, di come anche un bambino/a possa comprendere problemi che noi riteniamo adulti, ma che siamo solo maggiormente capaci di affrontare perchè un minimo più temprati dalle intemperie della vita.. il marito di sarha è l'idiota per eccellenza, l'uomo moderno non appagato, che non comprende come sia bello avere qualcuno che ti attende con amore a casa, di come sia ingiusto compiere certe azioni quando vi sono bambini figli di mezzo della cecità che spesso si ha nel comprendere che tutto quello di cui abbiamo bisogno è li dietro quella porta che ogni sera possiamo aprire sorridendo, o ancora dando tutto per scontato e rendendo ogni istante grigio mentre la realtà è quella di aver creato nel proprio piccolo la vità la gioia, senza contare il dovere che si ha verso le persone amate con l'impegno di una promessa che ormai ha perso la sua connotazione eterna.. ed infine il caso... quell'insieme di avvenimenti che posti alla rinfusa qui e li ci fanno crescere, fino a portarci al tavolino di un bar, dove una sconosciuta con un sorriso e semplicità risolve la matassa di pensieri che ci assilla.. Bello!