Grindhouse - Planet Terror

Forse Quentin Tarantino guardando per la prima volta l'opera del figliol prodigo Robert Rodriguez si sarà preoccupato: per una volta non è lui il re dello stupore, dell'assurdo, del truculento ma bello. Planet Terror ridisegna il genere dell'horror splatter, lo deforma in ogni sua accezione, elevandolo da semplice giocattolo visivo di scarsa credibilità, a forma d'intrattenimento culturale, dove l'amore per il cinema iperbolico espolde in una miriade di citazioni azzeccate e godibili. Fin dal prologo, il trailer di un film di pura invenzione: " Machete " che, finito il vero "Planet Terror", si ha già la piacevole tentazione di credere si tratti di un progetto futuro del regista texano. E infatti lo sarà. Basato su una sceneggiatura che alterna la commedia sadica al thriller più sanguinoso, si viene incollati alla sedia per l'intrecciarsi di personaggi bizzarri e misteriosi, interpretati alla grande da un cast di alto livello, Josh Brolin su tutti. Come in " Dal tramonto all'alba " è un'infezione, questa volta di origine biochimica, a portare il caos: una cittadina texana viene messa a ferro e fuoco da mutanti succhiasangue, e chi può cerca di mettersi in salvo. Così un battaglione di militari guidato da Bruce Willis cerca di mantenersi al sicuro dagli effetti dell'epidemia; una ballerina di lap dance, dopo aver subito un'amputazione alla gamba, la sostituirà con un grottesco legnetto e un fucile poi; lo sceriffo e il suo fratello cuoco (alla ricerca di una salsa speciale per condire bistecche) riceveranno delle visite indesiderate; in un assurdo ospedale dove nessuno si stupisce degli effetti dell'infezione, un medico e sua moglie cercano di risolvere i propri guai coniugali; un teppistello dal passato oscuro arriva per salvare il salvabile. Un grande film che potrà anche non piacere ai più tradizionalisti, ma che volenti o nolenti riesce a entrare in una sorta di empatia con lo spettatore, quasi che tutto il caste e la regia si stiano divertendo insieme allo spettatore.