Severance - Tagli al personale |
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Un film di Christopher Smith.
Con Danny Dyer, Laura Harris, Tim McInnerny, Toby Stephens, Claudie Blakley.
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Titolo originale Severance.
Commedia,
durata 90 min.
- Gran Bretagna, Germania 2006.
- Medusa
uscita venerdì 21 settembre 2007.
MYMONETRO
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Una piccola gemma
di lobohombreFeedback: |
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martedì 11 marzo 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Questo film segna un notevole miglioramento qualitativo e stilistico da parte del giovane autore, il quale dopo la fiacca prova fornita con il trascurabile "Creep, Il Chirurgo" confeziona un piccolo gioiello della cinematografia orrorifica contemporanea. La tensione in Severance è gestita con un ritmo di cui sono capaci solo i grandi registi. Non un'inquadratura fuori posto. Non un difetto nel montaggio, sempre puntuale come un orologio svizzero. L'opera si fa inoltre molto apprezzare per la spassosa vena satirica che tocca numerosi temi senza mai scadere di tono nè prendersi troppo sul serio; dalla questione relativa al commercio scriteriato delle armi, alle meccaniche agenti all'interno di un moderno gruppo di lavoro aziendale, ai luoghi comuni della cinematografia horror. L'ottima sceneggiatura consente all'autore di dare libero sfogo alla creatività con tutta una serie di scene "di rottura" davvero ottimanete confezionate, in alcune delle quali si respira profumo di grande cinema horror. La recitazione in generale è di buon livello, benché risulti sensibilmente penalizzata dal doppiaggio italiano. Ottima la scelta di affidarsi esclusivamente al make up ripudiando la resa posticcia degli effetti digitali. Azzeccate le location e la fotografia. In definitiva Severance rappresenta il rinverdimento di quella tradizione cineorrorifica difficle e sublime che sa miscelare con perfetto dosaggio l'umorismo nero tipicamente "english" alla spaventosità del cinema del terrore. Tradizione che annovera tra i propri capisaldi capolavori come Shining, Un lupo mannaro americano a londra ed il recente - sottovalutatissimo - Dead End. Ultima annotazione per la musica di chiusura, affidata a Johnny Cash che reinterpreta la splendida canzone "We'll meet again", già apprezzata (nella versione originale di Katherine Jenkins) in coda al Dottor Stranamore.
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