L'aria salata

mi ha colpito molto l rapporto fra padre e figlio, in una società ed in un tempo in cui esistono padri assenteisti, che involontariamente fanno dei prorpi figli dellepersone tenaci e sensibili al tempo stesso. La rabbia del figlio verso il padre,ed il suo volergli bene perchè è suo padre, quello che gli è mancato e quello che cerca di recuperare, dall'altro l'enormità delle difficoltà del padre nel tentare di prendere l'inafferrabilità del tempo che ha dovuto spendere lontano dai suoi affetti, circondato dalle mura di un carcere di gente come lui, speranzosa di ricominciare un giorno tutto da capo; ma come diceva Seneca: "la brevità della vita..." ed il suo male al cervello provocato dai sopprusi e dalle violenze di duri castighi oltre la dignità umana, non gli permettono un inserimento futuro; il peso di tutto questo, come del senso di colpa purtroppo prendono il sopravvento, ed il figlio si trova di fronte ain una situazione di fallimento nei confronti del padre, schiacciato dalla depressione... Film toccante, intriso di sentimento, di "corte" lontananze ed abbandoni...