Pusher II |
|
||||||||||
Un film di Nicolas Winding Refn.
Con Mads Mikkelsen, Jesper Salomonsen, Leif Sylvester, Anne Sørensen, Øyvind Hagen-Traberg, Kurt Nielsen, Dan Dommer, Karsten Schrøder, Maria Erwolter.
continua»
Titolo originale With Blood on My Hands: Pusher II.
Thriller,
durata 100 min.
- Danimarca, Gran Bretagna 2004.
MYMONETRO
Pusher II
valutazione media:
3,38
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
|||||||||||
|
|||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un altra dose di Refnina !di Alessandro RegaFeedback: |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
mercoledì 2 aprile 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Refn riesce dal primo momento a puntare dritto all'occhio ed all'animo dello spettatore con un piano sequenza che di delizioso ha ben poco,ma un po' tutto il film è sporco e rozzo, però esso è volutamente tale. Subito prende il via il film con il nostro Tonny che esce di galera e si ritrova a correre, in un mondo in una Copenaghen in mano alla criminalità ed al traffico di droga. E' infatti ancora Copenaghen lo sfondo perfetto per questa nuova storia di Refn, il luogo non troppo mostrato (molte scene sono girate in interni), ma sicuramente approfondito alla perfezione, perché l'inferno Refn ce lo dimostra in ambienti chiusi e claustrofobici, non rinunciando a dare il colore e il suo effetto all'immagine (in tutti i sensi). Quella di Tonny è una vera e propria discesa negli inferi, tuttavia non si può dire che egli parta dal paradiso e cali a picco man mano. L'ambiente in cui è sempre cresciuto (perché anche il padre è un criminale) e l'educazione che ha avuto è sempre stata criminale e suo malgrado si è ritrovato coinvolto in una marea di situazioni disastrose, senza mai aver trovato un suo posto, a girovagare nelle tenebre senza un suo ruolo preciso. Tutto ciò fa parte del personaggio di Tonny e lo accompagna per tutto il film, la cosa grande di questo personaggio è che non poteva essere scelto un volto ed un fisico migliore di quello di Mikkelsen che qui è al massimo della sua forma ed offre una di quelle interpretazioni che ti fanno pensare che non sia sul serio egli stesso il personaggio. La violenza è presente anche in maniera molto esplicita, essa disturba lo spettatore, ma allo stesso tempo lo affascina, non si può negare che ad un vero appassionato di film d'azione questo film non possa non piacere; poiché è comunque pulp e c'è tanta action. Nonostante Refn faccia un ampio utilizzo di piano sequenza e renda molto reale il film, non si può dire che a tratti la violenza non sia estetizzata, né d'altro canto si può negare che sia forte e che evidenzi il forte ambiente nel quale hanno luogo le vicende. Oltre alla violenza, questa doppia faccia della violenza (e come elemento di intrattenimento e come crudo realismo che fa riflettere) è gestita ottimamente da Refn anche tramite i dialoghi dei personaggi, che contribuiscono a migliorare una sceneggiatura già perfetta.
[+] lascia un commento a alessandro rega »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||