L'importanza di chiamarsi Ernest

Si vive un intenso transfert che conduce lo spettatore tra le stanze dell'aristocrazia d'epoca vittoriana, durante la visione del film tratto dalla celebre commedia di Oscar Wilde. Ritornano alla mente immagini di lord dai garofani all'occhiello, come quelli dipinti dalla giovane artista Amanda Nebiolo, non meno intensa di Oliver Parker nell'esprimere l'importanza dei dettagli, la ricerca della perfezione che diventa sottile nel colloquio come nella cura di se stessi e del proprio aspetto. L'ottima interpretazione di Rupert Everett e di Judi Dench completano magistralmente l'opera di un regista che ha voluto, e saputo, tradurre in chiave cinematografica la grandezza di uno tra i migliori scrittori, drammaturghi e poeti dell'Ottocento.