Passione nel deserto

Inesplicabilmente ignorato dalla cinebibbia Mereghetti (almeno sino all'edizione 2006, che è l'ultima in mio possesso), eppure meritevole di attenzione e - perchè no?- di plauso. Balzac non viene tradito, ma tradotto in immagini ed emozioni con mano felice da Lavinia Carrier, che, stando alla cronaca, ha cullato per sette anni il progetto del film, preoccupandosi di far allevare ben tre cuccioli di leopardo come aspiranti attori. Il delirio di Michel Piccoli- alias de Paradis, che si ciba dei colori prima di suicidarsi, è memorabile, quasi quanto la metamorfosi di Ben Daniels- alias Augustin Robert che si adatta alla natura e alla sua nuova compagna di vita. La battuta implacabile, ma soprattutto lo sguardo tagliente che lo stesso rivolge alla "sua" Simoom poco prima della fine della storia sono degne di un amante sospettoso e infuriato: "Ma dov'eri finita?". Si potrebbe continuare con le citazioni, ma la conclusione sarebbe univoca: dove si nascondeva questo film?