Fly Away Fome"(Carroll Ballard, dall'autobiografia di Bill Lishman, 1996)parla dell'esperienza reale di una quattordicenne, viva"per miracolo"dopo un incidente d'auto che l'ha coinvolta con la madre, rimasta uccisa, in New Seeland, che viene ritrovata dal padre in ospedale e ricondotta a casa in Canada, dove egli vive(separato dalla moglie, evidentemente)da scultore-inventore. Dopo un comprensibile periodo di"ribellione", la ragazzna scopre delle uova di oca canadese, che lasciate al chiuso dopo un certo tempo si schiudono, lasciando fuoiriuscire gli uccelli vivi e veri, estremamente desiderosi di volare ma ancora incapaci di farlo. Con un ingegnoso stratagemma, verranno "guidati" dalla ragazza e dal padre con un piccolo veicolo(un aereo)fino in North Carolina, dove"sverneranno", salvo poi tornare alla casa dello scultore.
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Fly Away Fome"(Carroll Ballard, dall'autobiografia di Bill Lishman, 1996)parla dell'esperienza reale di una quattordicenne, viva"per miracolo"dopo un incidente d'auto che l'ha coinvolta con la madre, rimasta uccisa, in New Seeland, che viene ritrovata dal padre in ospedale e ricondotta a casa in Canada, dove egli vive(separato dalla moglie, evidentemente)da scultore-inventore. Dopo un comprensibile periodo di"ribellione", la ragazzna scopre delle uova di oca canadese, che lasciate al chiuso dopo un certo tempo si schiudono, lasciando fuoiriuscire gli uccelli vivi e veri, estremamente desiderosi di volare ma ancora incapaci di farlo. Con un ingegnoso stratagemma, verranno "guidati" dalla ragazza e dal padre con un piccolo veicolo(un aereo)fino in North Carolina, dove"sverneranno", salvo poi tornare alla casa dello scultore. Naturalmente ci sono due diversi approcci al film: o lo consideriamo sdolcinato e "retorico"oppure, guardando anche con gli"occhi del cuore"(cosa che talora riescco a fare anch'io, che mi considero a tratti cinico), è invece un film sull'impegno verso tutta la natura(o vogliamo dire"il creato"?Il"prodotto", ossia la cosa non cambia, però), sull'amore per le altre specie animali, per l'impegno che ci lega ad altri esseri viventi, che amiamo e apprezziamo. In più, considerando l'ottica della protagonista(Anna Pasquin, straoridianriamente espressiva), notiamo che per lei l'avventura è un vero romanzo(da cui ilm film è peraltro tratto)-film di formazione, dato che deve rielaborare il lutto dlela morte della madre-non che le oche da sole siano una forma di compensazione, certo, ma lo viene ad essere l'impegno che essa mette nell'opera di"educazione al volo"delle stesse oche e nel ricondurle, almeno"indirettamente"(ma è una sorta di vero insegnamento per questi uccelli estremamente intelligenti)"to home", ossia in quella che, dopo vario tempo, è comunque diventata la sua casa, la casa del padre, appunto. Film decisamente notevole, direi, nel quale anche Jeff Daniels, nella parte del coprotagonista, offre una prova decisamente notevole, da vero attore completo, oltre a tutto in un fillm nei quali , quasi ciclicamente, i momenti drammatici si alternano a quelli comici. El Gato
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