The Net - Intrappolata nella rete |
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Un film di Irwin Winkler.
Con Sandra Bullock, Jeremy Northam, Dennis Miller, Diane Baker
Titolo originale The Net.
Giallo,
Ratings: Kids+13,
durata 100 min.
- USA 1995.
MYMONETRO
The Net - Intrappolata nella rete
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Stereotipato, scadente, e invecchiato malissimodi parpignolFeedback: |
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lunedì 17 febbraio 2025 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nel 1995 il mondo dei computer e del neonato internet sembrava qualcosa di occulto e pericolosissimo: la digitalizzazione di dati, documenti e identit? (in realt?, ancora ben lungi dall'essere ultimata) rappresentava una sfida per il futuro, e la sicurezza in rete appannaggio di poche case software che avrebbero potuto ricattare i Governi. Che dire allora dei nerd? Misteriose creature mezze umane e mezze elettroniche, che dai loro antri oscuri passavano tutto il tempo a digitare codici di programmazione su tastiere in plastica grigia e croccante. Ecco, dunque, che Angela, interpretata da Sandra Bullock, ? un'informatica ventenne tappata in casa che lavora, a distanza, per conto di un tal dei tali che quasi neanche conosce di persona; ella non ha rapporti sociali con nessuno, se non via chat, eccetto con sua madre malata di Alzheimer e ricoverata in ospizio. Indagando, quasi per caso, su una falla del sistema di firewall denominato "Guardaporta" (che, fun fact, in napoletano, significa "portinaio"), prende contezza che esiste un gruppo di hackers denominati "Pretoriani" (uh, la fantasia), che fa e disfa a proprio piacimento nelle banche dati governative e non solo. Essendo ormai divenuta una inconsapevole testimone pericolosa, Angela viene dagli hacker privata della sua identit?, mentre lei si trova serenamente in vacanza in Messico, e le viene messo alle calcagna un sicario pericoloso quanto belloccio (perch? hey, non ce lo mettiamo un figaccione in questo film?). Da l?, cominciano i guai di Angela, impegnata a sfuggire per tutto il tempo al killer che la insegue, e a provare di chiamarsi ed essere Angelica Bennett, e non invece la criminale "Ruth Marx", come i Pretoriani hanno fatto risultare dagli archivi digitali. Dal sunto della trama noi gente del Ventunesimo secolo possiamo gi? accorgerci che no, una roba del genere non sta n? in cielo n? in terra e non pu? verosimilmente funzionare. Mettendo da parte il fatto gi? assurdo che l'informatica sia una donna (negli anni '90 le donne informatiche erano rarissime) avvenente (generalmente, i nerd erano occhialuti, gobbuti, panciuti, per via della loro vita sedentarissima), non ? assolutamente concepibile che ella non disponesse di NESSUN testimone da chiamare in causa per dimostrare alla Polizia di essere Angela Bennett! Avr? compiuto degli studi, da qualche parte? Avr? degli ex compagni di scuola e di universit?? Avr? avuto un medico curante? Avr? conosciuto dei negozianti del quartiere? Insomma: ? davvero ridicolo che la trama ti voglia forzare a credere che gli unici due testimoni della vera identit? di Angela siano il suo psicoterapeuta (che viene fatto, opportunamente, schiattare), e la madre che, per?, per via dell'Alzheimer, non pu? riconoscerla! Detto questo, veniamo alla performance della Bullock, che ? monotona. Forse per colpa della scenografia, pi? che per propria responsabilit?, Sandra Bullock per tutto il film non ha che una sola faccia ed una sola espressione: quella sconvolta. Un personaggio che passa tutto il tempo a fuggire, nascondersi, poi fuggire e poi di nuovo nascondersi! Non ha carattere, non ha v?rve, non ha cazzimma. E', insomma, il tipico personaggio femminile anni '90: apparentemente forte, ma in realt? sensibile e indifesa. Non ha neanche uno straccio di amica, e, bisogna dirlo, le donne in genere non fanno una bella figura in questo film machista. Diane Baker - mamma di Angela - ? irrilevante, mentre il ruolo antagonistico della cattiva secondaria ? dato ad una scialbissima Wendy Gazelle, scarsa attrice che ha chiuso la sua carriera nel 2009. Il cattivone, dicevamo, ? il fascinoso (per gli standard dell'epoca, che prevedevano volto imberbe e capello a scodella...) Jeremy Northam, il cui personaggio morir? nel pi? classico dei modi: precipitazione dall'alto di un palazzo (s?, andava di moda che i cattivi perissero cos?, in quegli anni). Tutto ? incredibilmente stereotipato, la musica che vorrebbe creare pathos ? invece fastidiosa, e non si percepisce mai, mai davvero, che potrebbe succedere qualcosa di imprevisto o truculento. Tutto scorre sui banali binari dell'happy ending, non c'? una reale indagine su cosa sia davvero una rete internet, quali siano le sue potenzialit? e le sue sfide per quel futuro... che per noi moderni ? gi? passato. Il film, in definitiva, non ? che un lungo, noioso, inseguimento di "gente che cerca Angelica" per farle la pelle o per arrestarla, senza neanche il gusto di mostrarci qualche cosa in pi? di qualche innocuo buffetto sulla guancia.
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