Screamers, esempio lampante che per fare un buon film di fantascienza non è necessario avere i mezzi e sopratutto i soldi di James Cameron. infatti, con un modestissimo e dignitoso budget, preservando persino un po' di amore cinematografico, Christian Duguay, regista dall'indubbio potenziale, che sa ciò che fa, quà anche operatore di macchina, da una già più che discreta sceneggiatura a quattro mani di Dan O'Bannon e Miguel Tejada-Flores, cava fuori un ambientazione desolata perfetta e delle buone interpretazioni, Peter Weller innanzitutto. Il resto lo fanno i contributi tecnici, primi fra tutti gli effetti speciali di stampo tipicamente artigianale, con qualche effetto digitale quà e là, ove strettamente necessario, negli altri casi si ricorre a trucco speciale, animatronics e persino alla stop motion per l'animazione degli screamers, il che gli dà un certo sapore vecchio stile ma di assoluta efficacia. Notevoli anche le musiche di Normand Corbeil, strazianti e perfettamente in linea con lo stato d'animo della pellicola. Tra tutto ciò, il vecchio Christian si sforza ancora e ci mette anche una buona caratterizzazione dei personaggi, primo fra tutti Hendricksson, ufficiale oramai stanco e disilluso, rassegnato alla solitudine, la solitudine di un uomo che non ha più niente e che capisce solo ora di aver combattuto battaglie e guerre, sbagliate fin dal principio e che probabilmente non ha mai avuto niente, rinchiuso in quelle quattro mura della sua base, ad ammirare pecunie antiche al monocolo, ascoltanto il Don Giovanni di Mozart... Lo consiglio molto a chiunque abbia voglia di passare 97 minuti con un buon film come oramai non se ne fanno più. Nel 2009 è ucito un seguito, "Screamers 2: L'evoluzione", un vero seguito intendo, non seguito solo di nome e numero seguente.
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