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Film per(che vorrebbe essere loro destinato) e con bambini/e, "Cop and a Half"non può, quasi per statuto, essere originalissimo: il bambino di otto anni, orfano, che vive con la nonna, acuto e sensibilissimo che colma il suo sogno di fare il poliziotto è un punto di vista simpatico, ma deve obbedire a certe regole: happy end(c'è), non troppa violenza(idem), un po'di brivido(anche suspense)ma anche qui con juicio(idem). Un po'di pedagogia(il bambino alla fine si deve consolare, tornando a fare il bambino, coinvolgendo anche il poliziotto che fa "il duro", ma pour cause... Burt Reynolds è abbastanza efficace nel ruolo(decisamente meglio che in altre occasioni), gli altri idem, non ci sono grandi"do di petto", ma prove tutto sommato sopra il livello medio dei film di questo tipo. Da vedere, volendo, con piacere, purché non si parta con e da pre-giudizi... Il cinema americano, anche "di genere"comne in questo caso sa riscattare la malinconia iniziale con lo humor ben realizzato e non volgare. Per il piccolo protagonista è un'occasione in pieno stile adleriano: derelitto e vitima di terribili scherzi da parte dei"grandi"si prende una bella rivincita, realizzando il proprio Sè. Le scene d'azione sono ben realizzate, dirette da quel Henry Winkler che vari anni prima era stato"Fonzie"in"Happy Days", dove bisognoa ricordare che le sue esperienze registiche, ovviamente, non si fermano qui, non si limitano a questa, ma spazia in vari generi. El Gato
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