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faccio notare che il film non si intitola "Madama Butterfly", ma "M. Butterfly", stante l'evidente impossibilità di classificare sessualmente il/la protagonista. Già questo errore grossolano potrebbe essere sufficiente a certificare la Vs. insufficiente dimesichezza nell'analisi filmica delle opere di david cronenberg. Ma faccio notare anche che il film può piacere o meno, può essere considerato più o meno riuscito, sulla base del suo significato intrinseco, ossia sulla mutazione sessuale della "farfalla" in qualcosa di inaspettato: un uomo, e non invece su quella della sua credibilità storica e sociale: a cronenberg in questo film non interessa la storia, e nemmeno la credibilità della vicenda, ma solo gli efetti delle immagini: la scena dei due protagonisti citata nella recensione, in questo senso, è qualcosa di stupefancente. "sono un uomo che ha amato una donna creata da un uomo". Solo cronenberg avrebbe potuto arrivare a tanto. Straordinario.
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