Quattro figli unici |
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Un film di Fulvio Wetzl.
Con Mariella Valentini, Ivano Marescotti, Roberto Citran, Piero Natoli, Ginevra Colonna.
continua»
Commedia,
durata 103 min.
- Italia 1992.
MYMONETRO
Quattro figli unici
valutazione media:
2,50
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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UN CONCERTO STONATO PER QUATTRO SOLISTI (2)
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| giovedì 18 dicembre 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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(seconda parte)"Volevo raccontare una famiglia di oggi, che non è tradizionale, ma non certo inconsueta. Ci sono comportamenti ed età diverse. Virginia è una donna emancipata, ma sentimentalmente immatura, che con Giorgio, più giovane, è dura e adulta, mentre con l' ex marito si comporta come una moglie bambina. Giorgio è un trentenne irrisolto, però è disponibile, ricco di una sensibilità straordinaria. E' significativa una sua battuta: ' Capisco talmente bene le motivazioni degli altri, che le mie ne sono influenzate' . Tra i due ragazzi la differenza di età è poca, ma già appartengono a generazioni diverse. Paolo è indecifrabile come il gioco che inventa per farsi ritrovare, ha la dinamica comportamentale dei giovanissimi, può essere dieci persone diverse. Micol è una che studia in modo maniacale e che si appropria delle tecnologie non per gioco ma per attrezzarsi per il futuro. Io, che non amo le nuove tecnologie, la vedo come una piccola marziana. Per me, come dice Giorgio nel film, un computer è solo un cretino velocissimo". Per farsi ritrovare, Paolo costringe gli ' inseguitori' a risolvere un gioco che è un test inventato dall' università di Palo Alto, in California. Forse anche per riportare la famiglia ad una dimensione ludica. Si tratta di unire nove punti disposti a quadrato con una retta spezzata in quattro segmenti. Micol lo risolve con la sua personale logica, identifica il luogo dove è nascosto Paolo, ma quando lo raggiunge, insieme alla madre e a Giorgio, con il ragazzo c' è già suo padre, Ennio, il quale ci è arrivato seguendo la spinta dei sentimenti. ' C' è uno sforzo di unificarsi' "Quattro figli unici è un film corale, in cui ho cercato di diversificare i linguaggi - per quello dei ragazzi mi sono fatto aiutare da mio figlio sedicenne - perché i personaggi sono tutti solisti, ciascuno usa i suoi strumenti, ed è impossibile trovare momenti di unione. Alla fine del film i quattro tornano insieme, c' è uno sforzo di unificarsi. Ma non è detto che, una volta rientrati nella casa, non continuino a girare intorno alla porta. Credo che nelle famiglie di oggi la disarmonia trionfi. Si può solo cercare di conviverci". Per produrre il film, girato in interni a Roma e in esterni a Vicenza e dintorni, costo un miliardo e 450 milioni, si sono messi insieme la Nuova Dimensione, la Filmalpha, la Lampo Calenda e la Chance Film, che ne è anche distributrice. "Ho voluto fare una commedia e inserirmi in qualche modo nella contrapposizione tra minimalismo e neorealismo di cui si parla tanto nel cinema italiano di oggi. A me piace il minimalismo, ma sempre mettendoci dentro una storia che riguarda il nostro tempo - e nella ricerca di Paolo si attraversano tutti i luoghi tipici dell' universo giovanile, le discoteche, motocross, la scuola, la droga, ecc. - e insieme tenga viva l' attenzione. Ecco, il mio gioco con lo spettatore è quello di offrirgli, ad ogni sequenza, la possibilità di capire la mossa successiva: tanto per restare nel gioco". - di MARIA PIA FUSCO
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