L'attimo fuggente

La poesia,quell'attimo perfetto,eterno,quasi divino nel suo metafisico splendore,irrompe sconvolgente nella vita di un gruppo di ragazzi,rampolli dell'alta società,il cui futuro è stato minuziosamente pianificato dalle frenetiche ambizioni di genitori sensibili esclusivamente alle apparenze e al prestigio,ambizioni soffocanti,incombenti nella loro imprescindibilità,tanto che a causa di queste sogni e fantasie si tramutano,in una grottesca prospettiva di squallore,in insostenibili fardelli,divenendo fonte di frustrazione,rassegnazione,o peggio,di silente ma feroce ribellione. La riscoperta della magia delle parole,portatrici della più autentica libertà,strappa i giovani protagonisti dall'ovattata gabbia di conformismo e esasperata razionalità che li opprime:i loro occhi scrutano increduli e avidi il mondo dalla nuova prospettiva proposta loro dal ''sovversivo''professor Keating,"capitano"di versi che acquistano un sapore nuovo,inatteso,sconcertante.La vittoria finale del "buon senso",della tradizione cupa e ottusa,irremovibile e ridicola,è solo apparente:i ragazzi prendono congedo dal professor Keating,cacciato dall'istituto,in piedi sui banchi,per ringraziare solennemente e nel più commovente dei modi il loro capitano,osservandolo andare via da quella prospettiva insolita,meravigliosa semplicemente in quanto diversa.