dandy
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martedì 3 gennaio 2017
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elegante e robusto remake.
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Rispetto al film del'46,Rafelson evita di sterotipare i personaggi cercando un punto di vista più realistico:Nicholson non è il solito looser che incappa in qualcosa di più grande;Jessica Lange(di una bellezza sobria e contenuta)non ha niente della dark lady ma è semplicemente una donna frustrata e insoddisfatta,schiacciata da una vita miserevole e da un marito che più repellente non potrebbe essere,e per il quale non si prova un minimo di compassione.Più fedele al romanzo rispetto al film di Garrett,che per ovvie ragioni di censura non aveva potuto esplicare la passione tra i due protagonisti.Qui le scene di sesso fecero parlare parecchio i media,ma sono più crude e brutali che sensuali.
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Rispetto al film del'46,Rafelson evita di sterotipare i personaggi cercando un punto di vista più realistico:Nicholson non è il solito looser che incappa in qualcosa di più grande;Jessica Lange(di una bellezza sobria e contenuta)non ha niente della dark lady ma è semplicemente una donna frustrata e insoddisfatta,schiacciata da una vita miserevole e da un marito che più repellente non potrebbe essere,e per il quale non si prova un minimo di compassione.Più fedele al romanzo rispetto al film di Garrett,che per ovvie ragioni di censura non aveva potuto esplicare la passione tra i due protagonisti.Qui le scene di sesso fecero parlare parecchio i media,ma sono più crude e brutali che sensuali.E la prima,quella sul tavolo(entrata nell'immaginario collettivo e ripresa in "Conti in sospeso")è l'unica ad essere lunga e davvero esplicita.La sceneggiatura(accattivante)è di David Mamet.Peccato solo che nel complesso si avverta una certa freddezza.Angelica Huston,figlia del regista John e futura compagna di Nicholson,è Madge.
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elgatoloco
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lunedì 14 giugno 2021
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non conosco la prima versione, questa è valida
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"The Postman Always Rings Twice"(Bod Rafelson, sceneggiatura di David Mamet, dal "classico"omonimo di James M.Carin, 1981)si incentra sulla storia di un vagavobndo, con vari precedenti penali, che rimane presso una stazione di servizio-ristorante gestita da un greco ubriacone e chiaccherone, s'innamora della moglie di costui, rimane là in qualità di meccanico, coltiva il rapporto con la giovane signora, divenendone l'amante, finché i due decidono di sbarazzarsi del"vecchio", cosa che avverà in circostanze tragiche e per loro quasi fatali, non fosse che per vari"colpi di fortuna". Solo che, dopo un' ennesima"scoperta"poco piacevole, quando hanno deciso di convolare a "giuste nozze", avviene la tragedia.
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"The Postman Always Rings Twice"(Bod Rafelson, sceneggiatura di David Mamet, dal "classico"omonimo di James M.Carin, 1981)si incentra sulla storia di un vagavobndo, con vari precedenti penali, che rimane presso una stazione di servizio-ristorante gestita da un greco ubriacone e chiaccherone, s'innamora della moglie di costui, rimane là in qualità di meccanico, coltiva il rapporto con la giovane signora, divenendone l'amante, finché i due decidono di sbarazzarsi del"vecchio", cosa che avverà in circostanze tragiche e per loro quasi fatali, non fosse che per vari"colpi di fortuna". Solo che, dopo un' ennesima"scoperta"poco piacevole, quando hanno deciso di convolare a "giuste nozze", avviene la tragedia.... Il libro di Cain(1892-1977(è degli anni 1930 e in questo periodo(Grande Depressione, dopo il crollo di Wall Street del 1929) si colloca anche questo film, che accenna realisticamente al problmea, senza però insistervi troppo a lungo, accentuando invece il"focus"della tragica vicenda noir-romantica(non è un ossimoro, in realtà)dove rispetto alla prima versione(di cui non conosco se non alcune sequenze, trasmesse tempo fa in TV) la componente dell'erotismo viene naturalmente più accentuata, senza però"sforare",percosìdire.La pietas di Rafelson-Mamet non arriva al punto di "scusare" totalmente i due"amants maudits", ma indubbiamente la simpatia, pur se perversa di Frank(Jack Nicholson)e di Cora(Jessica Lange), traspare in contrasto con la sciatteria "dégoutant"di John Colicos, il marito greco(e la componente etnica, peraltro, viene molto accentuata con tanto di feste, balli, "sirtaki", ovviamente...), come però anche la "spavalderia"più che solamente "ribalda"dei comprimari del processo e della controparte che guida i fili dell'imbroglio assicurativo.... El Gato
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giomo891
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venerdì 16 settembre 2022
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remake migliore del film del 46 giomo891
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Luglio 2022. Lutto nel Cinema: "il postino" (quello originale del romanzo di Mc Cain) stavolta ha suonato alla porta del regista del film, Bob Rafelson.
La versione cinematografica di Bob Rafelson del 1981 si avvalse di uno sceneggiatore di eccezione, come David Mamet, che esalta l’ossessione sessuale dei due protagonisti, (Jack Nicholson e Jessica Lange) utilizzandola come forza reattiva per spezzare le sbarre di una gabbia/vita in cui sono rinchiusi. L’adattamento di Mamet si allontana dal classicismo hollywoodiano del remake del 1946 di Tay Garnett con Lana Turner e John Garfield e avvicina l’opera al naturalismo viscontiano di Ossessione del 1943.
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Luglio 2022. Lutto nel Cinema: "il postino" (quello originale del romanzo di Mc Cain) stavolta ha suonato alla porta del regista del film, Bob Rafelson.
La versione cinematografica di Bob Rafelson del 1981 si avvalse di uno sceneggiatore di eccezione, come David Mamet, che esalta l’ossessione sessuale dei due protagonisti, (Jack Nicholson e Jessica Lange) utilizzandola come forza reattiva per spezzare le sbarre di una gabbia/vita in cui sono rinchiusi. L’adattamento di Mamet si allontana dal classicismo hollywoodiano del remake del 1946 di Tay Garnett con Lana Turner e John Garfield e avvicina l’opera al naturalismo viscontiano di Ossessione del 1943.
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eugen
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sabato 26 agosto 2023
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grande classico
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"The Postman Always Rings Twiice"(Bob Rafelson, dal romanzo di James M.Cain, screenplay di David Mamet, 1981)e'sempre un classico assoluto, extra un'appartenenza di genere(noir, erotico, drammatico etc, etichette tutte fortmeente riduttive a limitanti, che peraltro in primis l'autore dle romanzo, MCain , rifiutava) La trama e'nota, per cui mi astengo dal ripeterla. Non conosco la versione del 1946, diretta da Tay Garnett e non ho visto se non in parte"Ossessione"di Visconti, che e'comunque considetato una versione del romanzo di Cain, per cui non azzardo rapporti con le opere citate. Potremmo dire che la tensione, riferibile anahce agli anni dell'ambientazione del film(primi anni 1930, ossia gli anni della "grande depresisone"negli States, dopo il crollo in borsa del 1929), per cui il protagonista, un"vagabondo", cerca lavorso o meglio accetta un lavoro per non pagare il pranzo consumato in una"tavola calda", gestita da un anziano immigrato greca, vedendone la giovane moglie, certo vogliosa d'altro, per cui la "fuga"pianificata e rientrata si trasforma quaai subvito in una proposta di sopprimere l'anziano e"suonato"immigrato greco, con tutto cio'che ne deriva(i due tetnativi di uccidere Nick Papadakis, l'amore dapprima solo "fisico" tra i due)e poi le reciproche accuse tra i due amanti, fino alla riconciliazione e alla tragica morte di lei, sembra veramente "detemrianto dal Fato"piu'che da un"desitno"da intndersi solo come prosecuzione o "estensione"del caso.
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"The Postman Always Rings Twiice"(Bob Rafelson, dal romanzo di James M.Cain, screenplay di David Mamet, 1981)e'sempre un classico assoluto, extra un'appartenenza di genere(noir, erotico, drammatico etc, etichette tutte fortmeente riduttive a limitanti, che peraltro in primis l'autore dle romanzo, MCain , rifiutava) La trama e'nota, per cui mi astengo dal ripeterla. Non conosco la versione del 1946, diretta da Tay Garnett e non ho visto se non in parte"Ossessione"di Visconti, che e'comunque considetato una versione del romanzo di Cain, per cui non azzardo rapporti con le opere citate. Potremmo dire che la tensione, riferibile anahce agli anni dell'ambientazione del film(primi anni 1930, ossia gli anni della "grande depresisone"negli States, dopo il crollo in borsa del 1929), per cui il protagonista, un"vagabondo", cerca lavorso o meglio accetta un lavoro per non pagare il pranzo consumato in una"tavola calda", gestita da un anziano immigrato greca, vedendone la giovane moglie, certo vogliosa d'altro, per cui la "fuga"pianificata e rientrata si trasforma quaai subvito in una proposta di sopprimere l'anziano e"suonato"immigrato greco, con tutto cio'che ne deriva(i due tetnativi di uccidere Nick Papadakis, l'amore dapprima solo "fisico" tra i due)e poi le reciproche accuse tra i due amanti, fino alla riconciliazione e alla tragica morte di lei, sembra veramente "detemrianto dal Fato"piu'che da un"desitno"da intndersi solo come prosecuzione o "estensione"del caso.... Decisamente ques'aura "fatalistica", nell'accezione forte del lemma, e'presente nel film non meno(anzi forse di piu', diremmo)che nel romanzo, dove il passaggio che "traghetta"l'opera verso il finale e'certamente molto presente e molto determinante l'evoluzione dlela vicenda, che appare molto "condizionata", appunto, dlala necessaria premessa. Un grande Jack Nicholson(dopo il capolavoro, altrettanto tale, di "Shining", realizzaot quasi contempraneamente) e una strepitosa(anche proprio fisicamente)Jessica Lange, ma anche gli/le altri/e cointerpreti, t ra cui spiccano Michael lerner e Anjelica Huston, sono perfetti, per un film di un autore, Bob Rafelson, i cui(non moltissimi, ma estremamente significatvi)film vanno rivisti e rianliazzati con maggiore attenzione di quanto non si sia fatto quando lo si leggeva in chiave"generazionale"e di "hippies'movies"che rishcia di essere generica quanto indetemrianta.... Eugen
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