Paola Jacobbi
                
                Vanity Fair
                
                
                
                
                Non saremmo qui a racontarla, questa storia, se una notte d’autunno del 2002 il cane da guardia di J.K. Rowling avesse fatto il proprio lavoro fino in fondo. Il regista Alfonso Cuaròn va a cena nel maniero della signora Rowling, la scrittrice delle avventure di Harry Potter; devono discutere del terzo film della serie, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, che la Warner Bros. ha affidato a Cuaròn. Trascorrono alcune ore piacevoli, lei gli raccomanda: «Non seguire il libro alla lettera. [...]
di Paola Jacobbi, articolo completo (6144 caratteri spazi inclusi) su Vanity Fair  10 giugno 2004