alessandra verdino
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domenica 10 dicembre 2006
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il sigificato della rosa
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"Romeo, perchè ti chiami Romeo? Cambia il tuo nome. In fondo, che cos'è un nome? Quella che noi chiamiamo una rosa, con qualsiasi altro nome, profumerebbe altrettanto dolcemente".
Con questa bellissima frase della scena al balcone, ecco spiegato il significato dell'immortale e più celebrata opera di Shakeaspeare.
Noi siamo quello che siamo. Non importa come ci chiamiamo (la relatività di tutte le cose), ma quello che realmente abbiamo nel cuore.
Questo incantevole film, che rimane scolpito nell'anima, è, a mio parere, fra tutti i film dedicati a questa storia immortale, il più poetico, il più fedele all'opera ed, insieme, il più originale.
Non c'è nessuno, come Zeffirelli, e come è stato nel passato Visconti, che riesca a tradurre così felicemente i classici.
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"Romeo, perchè ti chiami Romeo? Cambia il tuo nome. In fondo, che cos'è un nome? Quella che noi chiamiamo una rosa, con qualsiasi altro nome, profumerebbe altrettanto dolcemente".
Con questa bellissima frase della scena al balcone, ecco spiegato il significato dell'immortale e più celebrata opera di Shakeaspeare.
Noi siamo quello che siamo. Non importa come ci chiamiamo (la relatività di tutte le cose), ma quello che realmente abbiamo nel cuore.
Questo incantevole film, che rimane scolpito nell'anima, è, a mio parere, fra tutti i film dedicati a questa storia immortale, il più poetico, il più fedele all'opera ed, insieme, il più originale.
Non c'è nessuno, come Zeffirelli, e come è stato nel passato Visconti, che riesca a tradurre così felicemente i classici.
Questa è la tragedia dell'amore giovanile, del primo, indimenticabile amore. I giovani, quando si amano, distruggono solo se stessi, a differenza degli adulti, i quali, insieme a loro, distruggono il mondo intero (infatti l'amore adulto, in Shakeaspeare, è rappresentato dall'"Antonio e Cleopatra").
Quanta freschezza c'è nell'interpretazione dei due indimenticabili protagonisti - Leonard Whiting e Olivia Hussey - voluti così giovani proprio per questo scopo da questo formidabile regista.
Davanti all'odio, c'è sempre l'amore, che può nascere dovunque, anche tra nemici.
Alloro, che cosa importa come ci chiamiamo e chi siamo? Importa ciò che sentiamo dentro di noi.
Una rosa è sempre una rosa, anche se, nel linguaggio, si dovesse chiamare tavolo o sedia.
Così noi siamo, e saremo sempre, solo noi stessi, con tutti i nostri pregi e i nostri difetti.
Si può quindi amare chiunque, basta che risponda alle necessità del nostro cuore.
E questa rosa, il più magico dei fiori, che ben rappresenta l'amore, potrà profumare in eterno e crescere dovunque trovi terreno fertile, ossia il vero bisogno di amare e di essere amati.
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roberta
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lunedì 14 gennaio 2008
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romeo e giulietta
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Ho avuto modo di vedere a scuola questo bellissimo film di Franco Zeffirelli e trovo che sia davvero eccezzionale. La cosa bella è che si atteneva molto al testo scritto da William Shakespeare. Inoltre so anche che il film ha ricevuto molti oscar e io sono daccordo con ognuno di loro. L'insieme di tutti i particolari, dai costumi alle pettinature ecc. ti portava indietro negli anni come quasi fossi tu a essere nei panni di Giulietta o Romeo a seconda della persona. Forse molti dei miei amici che hanno visto il film con me non pensano la stessa cosa. Magari alcuni hanno trovato "eccitante" la scena in cui Romeo e Giulietta passano l'ultima notte insieme ma io non la penso come loro. In molte parti mi sono ritrovata a pensare a molte cose e a dirmi che amori così, non esistono più ormai da un sacco di tempo.
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Ho avuto modo di vedere a scuola questo bellissimo film di Franco Zeffirelli e trovo che sia davvero eccezzionale. La cosa bella è che si atteneva molto al testo scritto da William Shakespeare. Inoltre so anche che il film ha ricevuto molti oscar e io sono daccordo con ognuno di loro. L'insieme di tutti i particolari, dai costumi alle pettinature ecc. ti portava indietro negli anni come quasi fossi tu a essere nei panni di Giulietta o Romeo a seconda della persona. Forse molti dei miei amici che hanno visto il film con me non pensano la stessa cosa. Magari alcuni hanno trovato "eccitante" la scena in cui Romeo e Giulietta passano l'ultima notte insieme ma io non la penso come loro. In molte parti mi sono ritrovata a pensare a molte cose e a dirmi che amori così, non esistono più ormai da un sacco di tempo.... L'ultima scena è stata davvero commovente e lo sguardo di Giulietta ti colpisce così profondamente che non lo dimentichi facilmente....Vorrei aggiungere che nel film non viene recitata la scena in cui Romeo incontra Paride sulla tomba di Giulietta e i due si sfidano!!!! Faccio i miei più vivi complimenti a Franco Zeffirelli per il bellissimo film che ha fatto. Io da grande vorrei fare l'attrice e spero di lavorare con registi così bravi per fare film significativi.... Io adesso ho 13 anni, e magari leggendo il mio commento non crederete alle mie parole invece sono tutte vere. Lascio il mio indirizzo e-mail nella speranza che voi mi contattiate per qualsiasi cosa. Grazie e ancora complimenti.... by me Ps=volevo dire che l'attore che interpreta Romeo assomiglia tantissimooooo a Zac Efron che ha recitato in vari film tra cui il più noto "High School Musical"
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(di chacha)
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wonder woman
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mercoledì 4 giugno 2014
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due grandi casate:amore e sangue
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Il film è stato un enorme successo di pubblico in tutto il mondo.Contribuiscono a ciò in maniera determinante i giovanissimi interpreti Giulietta con la sua sfolgorante e luminosissima bellezza e altrettanto dicasi di Romeo rendendo credibilissimi la sua parte,le ingenuità e le passioni e l’esaltazione amorosa di due adolescenti. Romeo e Giulietta diretto da Franco Zeffirelli ai tempi di oggi rimane ancora è rimarrà l'unico capolavoro.
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great steven
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mercoledì 18 settembre 2013
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dal teatro al cinema, la ricetta funziona a dovere
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ROMEO E GIULIETTA (IT/GB, 1968) di FRANCO ZEFFIRELLI con LEONARD WITHING – OLIVIA HUSSEY – MILO O'SHEA – ANTONIO PIERFEDERICI – NATASHA PARRY – MICHAEL YORK – JOHN MCENERY – PAT HEYWOOD – ROBERT STEPHENS – BRUNO SCIPIONI § Accurata e fedele trasposizione dell'omonima tragedia teatrale di William Shakespeare (già rappresentata da Zeffirelli all'Old Vic di Londra nel 1960) con gli interpreti principali sotto i vent'anni in linea con l'età dei personaggi, una ricostruzione della Verona di fine Cinquecento con strade lastricate e alte cinte murarie e una considerevole attenzione che privilegia le vicende più tragiche e mette in risalto i momenti più portatori di angoscia dell'opera (soprattutto la morte di Mercuzio, l'esilio di Romeo, il meccanismo di morte apparente dato da Frate Lorenzo a Giulietta, l'addio nel sepolcro dei Capuleti).
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ROMEO E GIULIETTA (IT/GB, 1968) di FRANCO ZEFFIRELLI con LEONARD WITHING – OLIVIA HUSSEY – MILO O'SHEA – ANTONIO PIERFEDERICI – NATASHA PARRY – MICHAEL YORK – JOHN MCENERY – PAT HEYWOOD – ROBERT STEPHENS – BRUNO SCIPIONI § Accurata e fedele trasposizione dell'omonima tragedia teatrale di William Shakespeare (già rappresentata da Zeffirelli all'Old Vic di Londra nel 1960) con gli interpreti principali sotto i vent'anni in linea con l'età dei personaggi, una ricostruzione della Verona di fine Cinquecento con strade lastricate e alte cinte murarie e una considerevole attenzione che privilegia le vicende più tragiche e mette in risalto i momenti più portatori di angoscia dell'opera (soprattutto la morte di Mercuzio, l'esilio di Romeo, il meccanismo di morte apparente dato da Frate Lorenzo a Giulietta, l'addio nel sepolcro dei Capuleti). Vincitore di due premi Oscar per la fotografia (Pasqualino De Santis) e i costumi (Danilo Donati), anche se furono candidati il regista e il film stesso. Ottimo anche il doppiaggio italiano, che pone l'accento sui dialoghi poetici alternandoli a conversazioni leggere e momenti di sana allegria. La voce narrante che apre la pellicola all'inizio e la chiude alla fine è di Vittorio Gassman.
Drammatico; giudizio personale: buono (8)
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onufrio
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giovedì 22 dicembre 2016
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dramma di un amore
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Stilisticamente perfetto, Zeffirelli realizza un'esemplare trasposizione di uno dei drammi più famosi della storia della letteratura, il classico Romeo e Giulietta di William Shakespeare, e lo fa senza avere il necessario bisogno di acclamate star del mondo della cinematografia, ma con attori poco noti ma in grado di reggere d'innanzi a questo mosto sacro, menzione speciale va soprattutto ai due protagonisti, interpretati da due giovanissimi (minorenni) attori. Superbo Mercuzio, interpretato da Michael York.
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francesco romolini
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sabato 9 maggio 2020
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la migliore trasposizione cinematografica di tutte le opere di sheakspeare
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La bellezza sconvolgente dei protagonisti, data anche la loro giovane età, è solo una delle motivazioni per potersi gustare un vero e proprio capolavoro. La resa dell'ambientazione data dalla meravigliosa fotografia, premio Oscar, fa immergere lo spettatore nella Verona del '500. Zeffirelli è accompagnato nel raccontare la storia da uno dei più grandi compositori moderni, Nino Rota che firma una colonna sonora sensazionale coronata dalla commovente "Ai giochi addio" (What is a youth) composizione che il mondo intero apprezza e ricorda ancora oggi. A più di cinquanta anni dalla sua uscita rimarrà sempre un capolavoro senza tempo. La sceneggiatura è molto fedele al testo, così come i costumi sono una vera e propria opera d'arte, premio Oscar.
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La bellezza sconvolgente dei protagonisti, data anche la loro giovane età, è solo una delle motivazioni per potersi gustare un vero e proprio capolavoro. La resa dell'ambientazione data dalla meravigliosa fotografia, premio Oscar, fa immergere lo spettatore nella Verona del '500. Zeffirelli è accompagnato nel raccontare la storia da uno dei più grandi compositori moderni, Nino Rota che firma una colonna sonora sensazionale coronata dalla commovente "Ai giochi addio" (What is a youth) composizione che il mondo intero apprezza e ricorda ancora oggi. A più di cinquanta anni dalla sua uscita rimarrà sempre un capolavoro senza tempo. La sceneggiatura è molto fedele al testo, così come i costumi sono una vera e propria opera d'arte, premio Oscar. Raffinato e sublime!
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