Georges Sadoul
Un giovane misogino (Jerry Lewis) finisce per trovare lavoro a Hollywood in un'immensa pensione femminile e sfugge come può alle invadenti furie, guarito infine dalla misoginia da una di loro (Pat Stanley).
Lewis regista sperimentatore per eccellenza concentra in questo film le sue gag sul tema del matriarcato (con virulenza scatenata) e delle regressioni maschili a quello conseguenti, girando quasi tutto il suo film all'interno di "una specie di casa di bambola gigantesca, vista in sezione" in cui la gru si muove con agilità prodigiosa, "per darci un colpo d'occhio entomologico su un formicaio matriarcale. [...]
di Georges Sadoul, articolo completo (960 caratteri spazi inclusi) su 1968