I cavalieri del nord ovest

Secondo film della trilogia di Ford dedicata alla cavalleria statunitense, preceduto da “Il massacro di Fort Apache” e seguito da “Rio Bravo”. È l'unico dei tre ad essere stato girato in Technicolor, per altro con una riuscita eccezionale che valse un premio Oscar: restano infatti vivi nella memoria i colori blu con risvolto giallo acceso delle divise dell'esercito americano.
La pellicola rappresenta la quinta essenza del grande western classico che ha appassionato intere generazioni di spettatori. Personalmente ritengo questi film, e questo in particolare, dei capolavori intramontabili.
Come nelle altre due pellicole della trilogia, viene messo in risalto lo spirito di corpo della cavalleria statunitense, gli aspetti camerateschi della vita militare, l'alto senso del dovere.
Non si tratta di un western cattivo e spietato, al contrario è una pellicola che punta sulla esaltazione dei buoni sentimenti ed offre una narrazione piacevolmente leggera, dove trovano spazio storie sentimentali di contorno, nonché simpatici intermezzi che per lo più hanno come protagonista il buffo sergente interpretato da Victor McLaglen, bravissimo come al solito ed addirittura irresistibile nei siparietti con John Wayne, in cui i due attori feticci di Ford dimostrano un affiatamento straordinario.
Wayne, che non ha il solito doppiatore ed all'inizio si sente, recita il classico eroe coraggioso e votato all'ideale, rude, ma di buon cuore, tante e tante volte interpretato in carriera; in questo caso però il personaggio che gli viene assegnato è molto più in là con l'età rispetto a quella reale di Wayne al tempo, pertanto il mitico Duke (così era soprannominato il grande attore, icona incontrastata del cinema western) deve recitare con un po' di trucco scenico (capelli e baffi bianchi) che ha l'effetto di invecchiarlo.
Lo spirito avventuroso e pionieristico viene reso splendidamente, soprattutto nella spedizione militare comandata da Wayne fuori dal fortino. Questa ed anche la parte finale sono quelle in cui il leggendario John Ford ha modo di fare ampio sfoggio della sua eccezionale tecnica registica con riprese fantastiche nel classico scenario della Monument Valley.
Un bellissimo western classico che riscalda il cuore.