Trasposizione cinematografica del ben noto romanzo per ragazzi “Heidi” della scrittrice svizzera Johanna Spyri, in cui la piccola protagonista è interpretata dalla celebre attrice bambina Shirley Temple, star hollywoodiana del cinema per piccoli negli anni trenta.
La trovata di fare interpretare l’amato personaggio all’altrettanto amata piccola celebrità, fu senza dubbio azzeccata: il connubio Heidi-Temple funziona infatti benissimo ed il film se ne giova risultando, senza troppi sforzi, accattivante, divertente e ben riuscito.
La regia dell’opera è affidata all’esperto Allan Dwan che diresse la Temple anche in altri film, tra cui si ricorda “Rondine senza nido”, girato l’anno successivo.
[+]
Trasposizione cinematografica del ben noto romanzo per ragazzi “Heidi” della scrittrice svizzera Johanna Spyri, in cui la piccola protagonista è interpretata dalla celebre attrice bambina Shirley Temple, star hollywoodiana del cinema per piccoli negli anni trenta.
La trovata di fare interpretare l’amato personaggio all’altrettanto amata piccola celebrità, fu senza dubbio azzeccata: il connubio Heidi-Temple funziona infatti benissimo ed il film se ne giova risultando, senza troppi sforzi, accattivante, divertente e ben riuscito.
La regia dell’opera è affidata all’esperto Allan Dwan che diresse la Temple anche in altri film, tra cui si ricorda “Rondine senza nido”, girato l’anno successivo.
I personaggi sono quelli del racconto della Spyri, ma la storia resta fedele all’originale solo nella prima parte, mentre invece viene riscritta nella seconda e nel finale, forse anche per introdurre qualche elemento di maggiore resa cinematografica, come la fuga di Heidi con il nonno sulla slitta, inseguiti dalla polizia di Francoforte, o l'ansiogena ricerca di Heidi da parte del nonno, che sembra non dover mai avere esito favorevole a causa di mille piccole sfortunate coincidenze.
Come si è detto il cast mantiene i personaggi fondamentali della storia originale: tra i principali si ricorda il nonno di Heidi, interpretato, sotto una folta barba bianca posticcia, dal celebre attore danese Jean Hersholt, figura leggendaria della vecchia Hollywood, in onore del quale l’Accademy istituì il "Premio umanitario Jean Hersholt", riconoscimento che ancora oggi viene attribuito per particolari meriti umanitari; Mary Nash interpreta la parte della signorina Rottenmeier, che qui viene resa ancora più malvagia che nel racconto originale; si ricordano infine Helen Westley nella parte dell’anziana nonna cieca di Peter il pastorello, e Arthur Treacher nella riuscita parte di alleggerimento umoristico del buffo maggiordomo.
Ottimi trucco e costumi.
La pellicola nella versione italiana venne rinominata “Zoccoletti olandesi”, con riferimento a degli zoccoletti di legno che compaiono in un balletto all’interno di un sogno della piccola protagonista, ma nella versione originale il film mantiene lo stesso titolo “Heidi” del celebre romanzo della Spyri.
[-]
|
|