Adelio Ferrero
Cinema Nuovo
In un certo senso La signora dal cagnolino può apparire un’opera di una inconsueta nobiltà espressiva. Colpisce anzitutto la fedeltà del regista e dei suoi collaboratori al testo d’avvio, la novella omonima che appartiene all’estrema fase creativa del Cechov narratore. Una fedeltà nutrita di cultura, di intelligente e finissima penetrazione del testo, mai forzata oltre il limite di una discrezione che sottintende una amorosa e paziente familiarità dell’ultimo cinema sovietico con lo scrittore di Taganrog. [...]
di Adelio Ferrero, articolo completo (3560 caratteri spazi inclusi) su Cinema Nuovo 1960